Il premier britannico in vista delle elezioni del 12 dicembre ha detto che “solo una maggioranza Tory consentirà di attuare immediatamente l'uscita dall'Unione europea". Il leader labour propone referendum in caso di vittoria
Boris Johnson va all’attacco e accusa il Parlamento di avere ritardato la Brexit. Nel duello in tv con il leader labour Jeremy Corbyn, il premier britannico ha detto che “solo una maggioranza Tory consentirà di attuare immediatamente la Brexit” e permetterà al Paese di andare avanti verso un 2020 di crescita. L'alternativa, secondo Johnson, è un governo "Corbyn-Sturgeon" a guida Labour, che porterà "nuovi rinvii e divisioni", con "un secondo referendum sulla Brexit e uno sulla secessione della Scozia".
Corbyn: elezioni occasione per cambiare
Dal canto suo, Corbyn ha replicato che “le elezioni britanniche del 12 dicembre sono un'occasione per cambiare, i governi Tory hanno fallito su economia, sanità e Brexit". Il Labour offre "un cambiamento per i molti, non per i pochi", ha aggiunto, ribadendo l'impegno, se andrà al governo, per un nuovo voto referendario nel quale "il popolo avrà l'ultima parola" fra una Brexit soft negoziata dal Labour e l'opzione di restare nell'Ue.