Le milizie di Erdogan puntano anche verso Kobane, mentre le truppe siriane avanzano verso Nord dopo l'accordo tra curdi e Damasco sulla contro offensiva ad Ankara. AGGIORNAMENTI
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"Penso che la posizione di tutti gli Stati membri sia che non vogliamo sostenere" le operazioni militari della Turchia nel nord-est della Siria" e che non possiamo fornire le armi per questo. Tuttavia è importante proseguire nel dialogo" con Ankara in modo "da avere influenza su di loro, perché se questo non dovesse funzionare, dovremo pensare ad altre misure". Così il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas entrando al Consiglio Ue.
Siria, Ue pensa a embargo di armi a Turchia
Siria, Rabat non firma comunicato Lega Araba contro Turchia
Il Marocco non firma il comunicato congiunto pubblicato dai ministri degli Esteri della Lega Araba e che condanna fermamente l'aggressione turca contro la Siria. Rabat ha partecipato alla riunione convocata dall'Egitto e che si è tenuta al Cairo, e ha adottato il comunicato senza riserve. Secondo il sito marocchino Assahifa.com, che riporta le parole del ministro degli Esteri del Marocco Nasser Bourita, la presa di distanza è dovuta alla "volontà di non perturbare la riunione", visto che questo genere di incontri non esprime la posizione ufficiale del Marocco. "Quando un fatto interessa direttamente il Paese, questo prende posizione attraverso i propri canali ufficiali", spiega il ministro. Rabat e Ankara al momento continuano a mantenere le loro relazioni, tanto che nelle prossime settimane e' prevista una visita ufficiale del presidente Erdogan in Marocco.
Siria, ministro degli Esteri tedesco Maas: "Non possiamo più fornire armi a Turchia"
"Penso che la posizione di tutti gli Stati membri sia che non vogliamo sostenere" le operazioni militari della Turchia nel nord-est della Siria" e che non possiamo fornire le armi per questo. Tuttavia è importante proseguire nel dialogo" con Ankara in modo "da avere influenza su di loro, perché se questo non dovesse funzionare, dovremo pensare ad altre misure". Così il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas entrando al Consiglio Ue.
Siria, forze Damasco vicine alla frontiera con la Turchia
Le forze di Damasco si sono dispiegate nella periferia di Tal Tamr, a sud della città di confine di Ras al Ain, dove si svolgono combattimenti.L'agenzia ufficiale Sana ha confermato l'arrivo di "unità dell'esercito arabo siriano" nella città di Tal Tamr.
Ministro degli esteri libanese: "In Siria per far tornare i profughi"
Il ministro degli esteri libanese Gibran Bassil ha detto che intende recarsi nella vicina Siria per incoraggiare il ritorno in Siria di circa un milione di profughi siriani da anni presenti nel paese dei Cedri. Le dichiarazioni hanno sorpreso diversi alleati del governo e hanno approfondito la divisione interna all'esecutivo, acuitasi dopo che lo stesso Bassil nei giorni scorsi aveva auspicato il rientro della Siria nella Lega Araba, da cui Damasco e' sospesa dal 2011. "Andrò in Siria così i siriani potranno tornare in Siria, allo stesso modo con cui l'esercito siriano è tornato (in Siria)", ha detto Bassil riferendosi al ritiro delle truppe di Damasco dal Libano nel 2005, dopo 29 anni di tutela militare e politica. Da quando è scoppiata la crisi siriana nel 2011, più di un milione di siriani si è rifugiata in Siria. E il partito di Aoun e di Bassil guida il fronte sovranista che chiede a gran voce l'espulsione dei profughi.
Siria, i curdi in strada per festeggiare l'accordo con Assad
Siria, Francia: "Ue ferma su export armi; riunire blocco anti-Daesh"
La Francia si aspetta "una condanna dell'offensiva turca, la richiesta urgente di fermare questi attacchi e una posizione ferma riguardo alle esportazioni di armi in Turchia". Lo dice il ministro degli esteri francese Yves Le Drian al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dei 28 a Lussemburgo. "Ma soprattutto - aggiunge Le Drian - vogliamo che questa riunione spinga gli Stati Uniti a chiedere un incontro della coalizione internazionale contro Daesh. Dobbiamo incontrarci di nuovo per valutare la nuova situazione, perché per la Francia Daesh rimane il principale nemico", ha detto il ministro degli Esteri francese. Le Drian ha avuto un breve bilaterale con Luigi Di Maio prima dell'inizio dei lavori
Siria, Di Maio-Le Drian: "Ue parli con una voce sola"
"Italia e Francia sollecitano la Turchia a cessare subito le operazioni militari nel nord est della Siria, condannandole. E' cruciale che l'Ue mantenga una posizione unita sulla Siria e parli con una voce sola". E' il messaggio che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il suo omologo francese, Jean-Yves Le Drian, hanno condiviso in una bilaterale prima dell'inizio del Consiglio Esteri dell'Ue a Lussemburgo, secondo quanto riportano fonti ufficiali.