Vertice Ue sulle nomine, Weber rinuncia alla Commissione per il Parlamento

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Manfred Weber e Frans Timmermans

L'esponente del Pse avrebbe in cambio la presidenza dell'assemblea di Strasburgo: la regia dell'accordo è della cancelliera tedesca Angela Merkel. Ma la candidatura di un socialista crea scompiglio nel Ppe e incontra l'opposizione del cosiddetto gruppo di Visegrad

È impasse nelle trattative sulle nomine al vertice delle istituzioni europee e in particolare della nuova Commissione, nel giorno del Consiglio europeo straordinario sulle nomine a Bruxelles. Un vertice che è stato posticipato di qualche ora per permettere nuovi incontri bilaterali nel tentativo di sbloccare la trattativa, dopo lo stop giunto dai popolari e non solo alla candidatura dell'olandese ed esponente del Partito socialista europeo Frans Timmermans (CHI È) per la guida della Commissione europea. L'attuale vicepresidente della Commissione può contare però sull'appoggio di Francia, Germania, Spagna e della sua Olanda. Intanto il popolare tedesco Manfred Weber (CHI È) avrebbe rinunciato a guidare la Commissione europea a patto di essere eletto alla presidenza del Parlamento europeo, secondo quanto riferiscono fonti del Ppe vicine al politico bavarese. Se non si dovesse trovare l'accordo su Timmermans e Weber, un nome papabile per la Commissione potrebbe essere la liberale Margrethe Vestager, attuale Commissario europeo per la concorrenza. Oppure gli Stati membri potrebbero dirottare la scelta su un nome di area popolare come Michel Barnier, capo negoziatore Ue per la Brexit, o la bulgara Kristalina Georgieva, direttrice generale della Banca Mondiale.

L’opposizione a Weber della Francia, Merkel per Timmermans alla Commissione

Weber, lo Spitzenkandidat dei popolari, ha incontrato nelle scorse settimane l'opposizione in primis del presidente francese Emmanuel Macron. Lo scambio possibile tra le famiglie politiche che formeranno la maggioranza nel nuovo Parlamento europeo prevede il socialista olandese Frans Timmermans alla Commissione e, appunto, Weber al Parlamento di Strasburgo. L'accordo, sponsorizzato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, si completerebbe con il premier liberale belga Charles Michel alla guida del Consiglio Ue e la popolare Kristalina Georgieva come successore della Mogherini alla politica estera e di difesa comune. A Parigi andrebbe invece la presidenza della Bce, con il governatore della Banca di Francia, Villeroy de Galhau. Il quadro tuttavia presenta ancora molte incognite, a partire dall'opposizione dei Paesi del cosiddetto gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca) alla nomina di Timmermans, a cui si è aggiunta ieri quella dell'Italia annunciata da Matteo Salvini.

Ppe in scompiglio per la candidatura di Timmermans

La candidatura di Frans Timmermans alla guida della Commissione europea ha il sostegno di Germania, Francia, Olanda e Spagna: a ribadirlo è stato il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Ma l'ipotesi sta creando scompiglio dentro il Ppe. Al momento all'interno del partito non ci sarebbe consenso sulla scelta della cancelliera Merkel di appoggiare Timmermans per la Commissione lasciando a Manfred Weber, lo Spitzenkandidat del Ppe, la poltrona di presidente dell'Europarlamento.

Conte: “Valuteremo candidatura di Timmermans”

Arrivato a Bruxelles per il vertice, il premier italiano Giuseppe Conte ha fatto sapere che “Timmermans è una candidatura che valuteremo", nonostante Salvini abbia posto il veto sul nome dell'esponente socialista. "All'Italia interessa che siano forti personalità che sappiano interpretare il momento critico che affronta l'Europa, che aiutino a costruire un'Ue più solida e forte”, ha proseguito Conte. Per il premier, a margine del vertice, incontri con la cancelliera tedesca Merkel, il presidente francese Macron e i leader dei Paesi cosiddetti Visegrad. Totale opposizione a Timmermans invece dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani: "Per noi non è possibile votare un candidato socialista" per la Commissione Ue, "perché si andrebbe contro la volontà popolare", ha affermato. "Lo dico come vicepresidente del Ppe e come vicepresidente di Forza Italia".

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