Avvistamento di "dispositivi senza pilota" al Changi Airport. Lo scalo è stato costretto a far ritardare 37 voli in partenza e a dirottarne uno in arrivo verso la Malesia
Il Changi Airport, scalo principale della città stato di Singapore, è stato costretto a chiudere per 10 ore il traffico a causa di un avvistamento di droni non autorizzati. Il problema ha causato ritardi per almeno 37 voli in partenza tra martedì notte e mercoledì (a Singapore l’orario è otto ore avanti rispetto all’Italia). Un volo in arrivo, invece, è stato dirottato verso l’aeroporto malese di Kuala Lumpur.
Le dichiarazioni ufficiali
La Caas, autorità dell’aviazione civile di Singapore, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui si sottolinea che “le operazioni erronee di dispositivi senza pilota che possono risultare una minaccia per l’aviazione o per la sicurezza degli altri vengono trattate seriamente”. Le indagini sull'accaduto sono ancora in corso e se dovessero essere trovati dei colpevoli, la multa potrebbe arrivare fino a 20 mila dollari o un anno di detenzione.
Il precedente a Gatwick
Non è la prima volta che un avvistamento di droni nei pressi degli aeroporti provoca grossi problemi agli scali. Lo scorso inverno, a Gatwick, per lo stesso motivo erano state sospese tutte le operazioni di volo per tre giorni consecutivi, lasciando a terra circa 140 mila passeggeri e mille voli.