Boeing: "Trovato collegamento incidenti Indonesia ed Etiopia". Tagliata produzione 737 Max

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L’ad della società costruttrice di aeromobili, in una lunga nota, annuncia di aver trovato il rimedio al malfunzionamento del software. Intanto ogni mese saranno fabbricati 10 aerei in meno del modello sotto accusa

La Boeing sostiene di aver identificato il  "collegamento" alla base degli incidenti dei voli Lion Air ed Ethiopian Airlines e annuncia che "sa come fare" per porre rimedio al  malfunzionamento, "facendo progressi sull'aggiornamento del software"  del suo 737 Max (COS'E'). Lo sottolinea, in una lunga nota e in un video, l'ad del gruppo Dennis Muilenburg, che rivela di avere personalmente messo alla prova il  nuovo software in un volo dimostrativo. Intanto la stessa Boeing ha fatto sapere che taglierà del 19% da 52 a 42 aerei al mese la produzione dei 737 Max. (QUALI COMPAGNIE LO USANO)

Il taglio della produzione dei 737 Max

La decisione è stata presa dalla società americana costruttrice di aeromobili, in attesa della nuova certificazione per il velivolo, necessaria per ottenere dalle diverse autorità il permesso per il 737 Max di tornare operativo. Il modello degli incidenti avvenuti in Indonesia e in Etiopia, infatti, dopo il disastro di Addis Abeba, in cui sono morte 157 persone, tra cui otto italiani è stato bloccato sia dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea, sia da gli enti di aviazione civile di gran parte del mondo. La riduzione nella produzione, spiega l’ad Muilenburg, non avrà impatti sui livelli di occupazione.

Creato un comitato per la progettazione degli aerei

L'ad annuncia anche la creazione di "un comitato per rivedere le  politiche e i processi aziendali per la progettazione e lo sviluppo dei nostri aeroplani" che sarà composto da 4 membri e avrà alla sua  testa l'ex vicepresidente, Edmund P. Giambastiani, un ammiraglio già capo di Stato maggiore.

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