Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Gilet gialli, scontri a Parigi: manifestante perde una mano, 10 fermi

Mondo
Gilet gialli a Parigi il 9 febbraio 2019 (Foto: Getty Images)

Tredicesimo sabato di protesta in Francia. Nella Capitale lanci di gas lacrimogeni e molotov. Cariche degli agenti davanti alla sede dell'Assemblée National. Una trentina di manifestanti bloccati alla frontiera con l'Italia

I gilet gialli (CHI SONO) continuano a protestare in Francia per il tredicesimo sabato consecutivo. A Parigi sono stati segnalati scontri particolarmente violenti tra la polizia e i manifestanti, con lancio di lacrimogeni davanti alla sede dell’Assemblea nazionale e una molotov tirata davanti al portone del Senato. Un uomo è rimasto gravemente ferito e, da quanto ha riferito una fonte delle forze dell’ordine a Bfmtv, ha perso una mano in seguito all'esplosione di un granata di gas lacrimogeno che aveva raccolto da terra per rilanciarla contro gli agenti. Durante il corteo sono state fermate 10 persone, mentre una trentina di manifestanti sono stati bloccati alla frontiera con l'Italia. Qualche giorno fa si era diffusa la notizia che il presidente francese Emmanuel Macron, per fermare le manifestazioni, stesse pensando a un referendum sui temi per cui protestano i gilet gialli.

L’uomo ferito non indossava il gilet giallo

L'uomo rimasto gravemente ferito ha 30 anni e non indossava il gilet tipico dei partecipanti alle proteste che da tre mesi segnano la Francia. Al momento dell’incidente, è stato portato via con l'avambraccio coperto da una benda insanguinata e avrebbe riportato traumi anche al viso. Davanti alla sede dell’Assembée National sono stati lanciati lacrimogeni e sono state segnalate cariche della polizia contro alcuni manifestanti che hanno provato a superare le transenne.

Manifestanti sugli Champs Elysées

Qualche migliaio di manifestanti si è radunato a metà giornata sugli Champs Elysées, ma a Parigi non si escludono altri cortei in diverse zone della città dal momento che sul web alcuni gilet gialli hanno fatto sapere di non voler più chiedere l'autorizzazione alla prefettura. I manifestanti, dopo i primi violenti scontri davanti all'Assemblea Nazionale, hanno lasciato la zona e si sono diretti davanti al Senato, circondati da imponenti forze di polizia in testa al corteo e blindati in coda. Una molotov è stata lanciata al passaggio di una parte del corteo davanti al portone del Senato, nelle vie adiacenti ci sono stati danni alle vetrine, mentre la polizia ha effettuato cariche e lancio di lacrimogeni. Il corteo ha poi preso la direzione di Montparnasse, deviando in parte dal percorso autorizzato dalla prefettura

Manifestazioni anche al confine con l’Italia

Un'altra manifestazione si è svolta vicino a Nizza e alla frontiera con l’Italia. Una trentina di gilet gialli guidati da Maxime Nicolle, alias Fly Rider, presente ieri anche nella manifestazione a Sanremo, sono stati bloccati dalla polizia sul percorso che avevano intrapreso per varcare il confine con il nostro Paese. I circa 30 gilet gialli si erano dati appuntamento allo stadio di Nizza, poi si erano diretti verso l'autostrada A8 per dirigersi a Mentone e verso l'Italia. Sono stati bloccati dalla polizia, compreso Nicolle che ha tentato di passare in auto. Sono in programma iniziative anche a Bordeaux, Tolosa, Lorient, Caen, Valence, Marsiglia e altre città.

Il ministro francese degli Affari europei a Di Maio: "Se la vedrà con noi"

Intanto il ministro degli Affari europei della Francia Nathalie Loiseau, parlando della decisione del suo governo di richiamare l'ambasciatore a Roma, in seguito alle polemiche tra i due Paesi e all'incontro tra il vicepremier Luigi Di Maio e alcuni rappresentanti dei gilet gialli, ha espresso la speranza che l'Italia "abbia recepito il messaggio". Il ministro ha poi chiarito che se Di Maio "spera di fare una coalizione per le elezioni europee" con i gilet gialli "dovrà vedersela con noi". Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a L'Intervista di Maria Latella su Sky tg24 ha invece fatto sapere di non voler giudicare il ministro del Lavoro per aver incontrato i gilet gialli perché "se l'ha fatto riteneva giusto farlo" e ha aggiunto di essere "a favore delle manifestazioni a patto che siano pacifiche". Di Maio, intervenuto all'assemblea degli ex soci di Banca popolare di Vicenza, ha replicato alle polemiche sulla vicenda spiegando di ritenere giusto "per una forza politica dialogare con altre forze politiche che si candidano alle prossime elezioni europee".

Mondo: I più letti