306 sì contro 325 no: il governo resiste. Merkel e Macron pronti a concedere tempo a Londra, ma ai loro ministri dicono: non si riaprono i negoziati. E anche l'Ue ribadisce: "L'accordo non può essere rinegoziato"
Portavoce commissione Ue: "Accordo non si rinegozia"
Non c'è niente di più che l'Ue possa fare. Stiamo aspettando dal Regno Unito i prossimi passi". Lo ha detto il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, dopo il rigetto della Camera dei Comuni a Londra dell'accordo Brexit. "L'accordo di ritiro non si può rinegoziare", ha aggiunto il portavoce.
- di Redazione Sky TG24
Portavoce Labour non esclude mozione su referendum
Un portavoce del Labour non ha escluso che il leader Jeremy Corbyn possa appoggiare una mozione in favore di un referendum bis sulla Brexit se la mozione di sfiducia contro il governo Tory di Theresa May non avesse stasera i numeri per passare, come pare scontato. Il portavoce ha tuttavia rinviato questa eventualità a un secondo momento, ipotizzando prima anche un possibile ulteriore voto di sfiducia. Corbyn, intanto, ha lanciato oggi sul web un suo slogan, "Elezioni politiche adesso". Mentre 45 deputati laburisti dell'ala più filo-Ue hanno partecipato a un raduno dinanzi a Westminster in favore d'un nuovo referendum. Ipotesi rispetto alla quale, peraltro, anche in caso di un sostegno ufficiale di Corbyn, non è ancora visibile una maggioranza in Parlamento.
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Brexit: fonte Eliseo, Parigi accelera preparativi per no deal
La Francia sta accelerando i preparativi per una Brexit senza accordo dopo che il Parlamento di Londra ha sonoramente bocciato l'accordo negoziato dalla premier, Theresa May, con Bruxelles. E' quanto sostenuto da una fonte dell'Eliseo, secondo la quale "il premier francese vedrà domani i ministri chiave interessati per fare il punto sui preparativi e accelerarli". "Lo scenario che non vogliamo è il no deal e i rischi si sono moltiplicati ieri", ha spiegato la fonte.
- di Redazione Sky TG24
Farage: "Se ci sarà, vinceremo anche secondo referendum"
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- di Redazione Sky TG24
Per la stampa britannica disfatta May "storica e umiliante"
"Storica" e "umiliante": e' unanime la stampa britannica nella scelta degli aggettivi per descrivere a caratteri cubitali la disfatta subita ieri alla Camera dei Comuni dalla premier Theresa May e dal governo Tory sull'accordo di divorzio dall'Ue raggiunto con Bruxelles a novembre. "Un'umiliazione completa", titola il Daily Telegraph, giornale filo-conservatore vicino sul dossier Brexit all'ala dei ribelli euroscettici più oltranzisti. "May subisce una storica sconfitta, mentre i Tories si rivoltano contro di lei", fa eco il progressista Guardian. Analogo il titolo del Times, mentre I (giornale low cost nato a suo tempo da una costola dell'Independent) unisce i due concetti e sentenzia, sopra un'immagine del voto provato della May: "Umiliazione storica". Fra i tabloid, il Daily Mail - tornato a schierarsi di recente a favore dell'accordo sulla Brexit negoziato dalla premier - nota come Theresa May debba ora "combattere per sopravvivere". Mentre l'Express gioca con il cognome dell'inquilina di Downing Street e scrive a tutta pagina:" DisMay", in inglese "sgomento".
- di Redazione Sky TG24
Merkel: "C'è ancora tempo per trattare"
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Merkel: "Cercheremo soluzione ordinata ma pronti anche se non ci sarà"
"Abbiamo ancora tempo per trattare ma adesso la premier britannica deve fare una proposta". Lo ha detto Angela Merkel, in uno statement sulla bocciatura della Brexit da parte del Parlamento britannico, oggi a Berlino. "Cerchiamo di trovare una soluzione ordinata, ma siamo anche preparati all'opzione che una tale soluzione ordinata non ci sia - ha aggiunto Merkel. - per questo domani il Parlamento tedesco si riunirà per consultarsi sulle leggi che sono state elaborate e che entrerebbero in vigore nel caso in cui non ci fosse una soluzione".
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Weber (Ppe): nessuno spazio manovra per rinegoziare
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Il governo: non chiederemo proroga o revoca articolo 50
Il governo britannico non chiederà la proroga dell'Articolo 50. Lo ha detto al programma radiofonico 'Today' della Bbc Andrea Leadsom, responsabile del governo per i rapporti con il Parlamento. "Siamo stati chiari, non chiederemo una proroga dell'Articolo 50. Non lo revocheremo", ha affermato. Dopo la bocciatura di ieri dell'accordo sulla Brexit, la cui data rimane fissata al 29 marzo, il governo di Theresa May affronta oggi alla Camera dei Comuni il voto di fiducia chiesto dal leader laburista Jeremy Corbyn.
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Gli aggiornamenti da Londra
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Weber a Londra, diteci ora cosa volete
"Diteci che cosa volete ottenere e dateci una chiara indicazione e poi l'Ue sarà disposta a concludere i negoziati su un buon accordo". Così Manfred Weber, leader dei Popolari al Parlamento Ue rivolgendosi ai britannici dopo il voto a Westminster di ieri sera.
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Barnier: "Mai stato così forte rischio no deal"
"A dieci settimane" dal 29 marzo, "non è mai stato così elevato il rischio del no deal": così il capo negoziatore Ue Michel Barnier nel dibattito in aula a Strasburgo dopo il voto di ieri nella Camera dei Comuni. "Adesso nessuno scenario puo' essere escluso, in particolare quello che abbiamo sempre voluto evitare: l'uscita" del Regno Unito "senza accordo".
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Farage: "Ue vorrebbe secondo referendum"
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Brexit, Barnier: "Spetta a GB indicare valutazione del voto"
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Tajani, Londra chiarisca: “Non ancora scenario no-deal”
"Prendiamo atto del voto del Parlamento britannico e lo rispettiamo: è troppo presto per valutare le conseguenze, ma certo non siamo ancora in uno scenario no deal". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprendo la seduta dell'aula di Strasburgo per il dibattito su Brexit. Tajani ha ricordato che il voto di Westminster ha mostrato l'esistenza "di due maggioranze negative, una contro l'accordo e l'altra contro l'eventualità di un'uscita dall'Ue senza accordo, ma non c'è alcuna maggioranza positiva. Noi auspichiamo che si lavori a formare una maggioranza in favore di una soluzione condivisa e attendiamo di sapere come il Parlamento britannico intenda procedere". "Noi siamo ambiziosi in merito alle nostre relazioni future con il Regno Unito e abbiamo fiducia nel capo negoziatore Michel Barnier che ha condotto con intelligenza e sapienza il negoziato", ha concluso.
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