I soccorritori continuano le ricerche dei superstiti. Sepoltura di massa nella città di Palu: una delle più colpite dal sisma di venerdì scorso, dove erano presenti 71 stranieri. Papa Francesco: "Prego per i defunti, per i feriti e per quanti hanno perso la casa"
Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto e conseguente tsunami che ha colpito la provincia indonesiana centrale del Sulawesi venerdì, secondo quanto riferito dalle autorità locali (GLI AGGIORNAMENTI). - Sono oltre 1.200 i cadaveri trovati dopo il terremoto e il conseguente tsunami che hanno colpito l'isola indonesiana di Sulawesi. Secondo Aksi Cepat, una delle principali ong indonesiane, "in totale sono stati trovati 1.203 copri, ma alcuni non sono ancora stati identificati o recuperati". L'ultimo bilancio ufficiale della protezione civile diffuso domenica parla di almeno 832, un numero destinato ad aumentare man mano che i soccorritori si avventurano tra le macerie della città di Palu. Preoccupa anche la situazione a Donggala, più al nord. I soccorritori continuano intanto le ricerche di possibili superstiti. In particolare si sentirebbero richieste d'aiuto provenire da un hotel di otto piani crollato a Palu: sarebbero circa 50 le persone intrappolate. "Prego per i defunti, per i feriti e per quanti hanno perso la casa - ha detto Papa Francesco durante l'Angelus - Il signore li consoli, sostenga quanti si stanno impegnando a portare soccorso". Poi ha invitato la piazza a pregare "per i nostri fratelli dell'isola di Sulawesi" e ha recitato un'Ave Maria.
Sepoltura di massa nella città di Palu
La Protezione civile indonesiana effettuerà nella città di Palu una sepoltura di massa delle vittime del terremoto e dello tsunami che venerdì hanno colpito la parte centrale dell'isola di Sulawesi. Lo ha annunciato il portavoce Sutopo Purwo Nugroho, citando ragioni sanitarie. A Palu è arrivato il presidente Joko Widodo, che ha visitato alcuni dei rifugi dove vengono ospitati circa 17 mila evacuati. Il ministro delle finanze Sri Mulyani Indrawati ha detto che il governo ha stanziato 560 miliardi di rupie (37,58 milioni di dollari) per i primi interventi. L'aeroporto di Palu è stato danneggiato nel terremoto, ma è stato riaperto per voli commerciali limitati.
A Palu presenti 71 stranieri
Tre francesi sono stati dati per dispersi sull'isola indonesiana di Celebes, colpita scorso dal sisma e dallo tsunami. Sono 71 gli stranieri che si trovavano a Palu, sulla costa occidentale dell'isola, quando gli eventi l'hanno colpita. Tra i dispersi, ha riferito l'agenzia delle emergenze, vi sono un malese e un sudcoreano. Le ricerche, invece, hanno consentito di trovare un tedesco, un belga, un cittadino di Singapore, 10 vietnamiti, 32 tailandesi e 21 cinesi. Centinaia di residenti a Palu hanno pompato il carburante manualmente dalle stazioni di servizio intorno alla città, poiché nessuna delle stazioni di servizio della città è in funzione dopo il terremoto e lo tsunami. L'agenzia di stampa statale Antara ha riferito che i residenti, senza elettricità, sono stati costretti a smantellare le unità di stoccaggio del carburante e a pomparlo manualmente.
Le scosse e lo tsunami
Molteplici terremoti di magnitudo 6.0, 7.4 e 6.1 seguiti da uno tsunami (COSA SONO) hanno devastato la provincia con l'area più colpita di Palu, la capitale provinciale e il distretto di Donggala (LE FOTO DELLA DEVASTAZIONE). Il portavoce del ministero dell'informazione e della comunicazione del paese, Ferdinandus Setu, ha dichiarato che il principale aeroporto della provincia è operativo, ma che serve solo gli aiuti umanitari. Le foto pubblicate dall'aviazione indonesiana e dall'agenzia di gestione delle catastrofi hanno mostrato edifici e ponti crollati e i feriti distesi in un cortile di fronte a un ospedale (I VIDEO DELLO TSUNAMI).
Servono aiuti, cibo, medicine e più soccorritori
Il portavoce dell'agenzia nazionale per la gestione delle calamità Sutopo Purwo Nugroho ha detto che i sopravvissuti e le persone ferite hanno bisogno di aiuti tra cui cibo, alimenti per l'infanzia, medicine, tende e coperte. Inoltre sono necessari più soccorritori e attrezzature per macchinari pesanti. Il presidente indonesiano Joko Widodo ha chiesto al capo dell'agenzia nazionale di gestione delle calamità, al capo della polizia nazionale, al comandante militare e ai ministeri associati di intraprendere immediatamente gli aiuti di emergenza. Secondo il portavoce, i militari indonesiani hanno inviato personale e aerei per gli aiuti umanitari.
Una rivolta è scoppiata nel carcere di Donggala
Una rivolta è scoppiata nel penitenziario di Donggala nelle Sulawesi centrali dopo che il guardiano si è rifiutato di concedere la richiesta dei detenuti di lasciare il carcere e di cercare i familiari colpiti dal terremoto e dallo tsunami. I 342 detenuti hanno bruciato la prigione e almeno un centinaio di loro sono scappati. Il fuoco ha distrutto parte del penitenziario.