Un uomo e una donna si sono sentiti male in un ristorante nella città britannica che è stata teatro dell’avvelenamento dell’ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia. Il locale è stato isolato, ma le forze dell’ordine hanno escluso la presenza della sostanza chimica
Torna la paura a Salisbury, la cittadina britannica dove il 4 marzo scorso erano rimasti intossicati l'ex ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia e tre mesi dopo una donna è morta a causa di alcuni residui di sostanze chimiche. Ieri un ristorante è stato isolato e transennato dalla polizia dopo che un uomo e una donna hanno avuto un malore, ma l’allarme è poi rientrato quando la polizia della contea di Wiltshire ha fatto sapere che “non c'è niente che suggerisca che il Novichok (COS'È E COME FUNZIONA) sia la sostanza" responsabile di quanto accaduto.
Il malore e i soccorsi
A suscitare preoccupazione, oltre ai precedenti di Skripal e di Dawn Sturgess, è stato il fatto che il malore abbia riguardato contemporaneamente due persone delle quali, secondo Sky News, una è di nazionalità russa. A dare notizia dell'accaduto è stata la polizia locale di contea, la Wiltshire Police, mentre alcuni testimoni hanno raccontato dell'arrivo di un'ambulanza e di personale intervenuto con tute e maschere protettive per ragioni precauzionali. Il servizio ambulanze ha diffuso da subito informazioni rassicuranti, precisando che le due persone soccorse erano coscienti.
L’emergenza è rientrata
Poi, dopo qualche ora, è arrivato il comunicato della polizia che ha escluso la presenza della sostanza chimica Novichok. "La polizia ha ricevuto una chiamata di un’ambulanza al ristorante 'Prezzo' di High street alle 6.45 di ieri pomeriggio - si legge nella nota postata su Twitter - Un uomo di 40 anni e una donna di 30 si erano sentiti male. A seguito dei recenti fatti accaduti nella cittadina e alla conseguente preoccupazione che la coppia fosse stata esposta ad una sostanza sconosciuta, sono stati predisposti servizi di emergenza altamente precauzionali. Portati all'ospedale di Salisbury i due sono stati visitati. Possiamo confermare che non vi è nessuna indicazione che il Novichok sia la sostanza che abbia causato i malori. Entrambi sono ancora ricoverati in osservazione”. La polizia, poi spiega che "l'emergenza è comunque rientrata" e che "al momento non è chiaro se sia stato commesso alcun crimine".
I casi Skripal e Sturgess
Il 4 marzo scorso la stessa cittadina britannica era stata teatro dell'avvelenamento dell'ex spia doppiogiochista russa Serghiei Skripal e di sua figlia Iulia, poi entrambi ripresisi in ospedale. Un episodio di cui Londra ha attribuito la responsabilità allo Stato russo - che nega -, innescando una guerra diplomatica a colpi di espulsioni. E per il quale ha individuato anche la presunta sostanza usata (che sarebbe una tossina dello stesso tipo del micidiale Novichok sperimentato a suo tempo in laboratori militari sovietici) da due sospetti additati come agenti del Gru, l'intelligence militare di Mosca. Qualche mese dopo, altre due persone, un uomo e una donna britannici, sono state vittime di un incidente analogo causato, secondo le indagini della polizia locale e di Scotland Yard, da un residuo abbandonato di Novichok nascosto in una confezione di profumo con cui la coppia sarebbe venuta in contatto per caso. In questo secondo caso la donna, Dawn Sturgess, è poi morta, mentre l'uomo, Charles Rowley, è riuscito a sopravvivere.