Air France, i sindacati minacciano nuovi scioperi

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Il personale di Air France ha già scioperato 15 giorni nel primo trimestre dell'anno (Archivio Getty Images)
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I lavoratori chiedono un aumento delle buste paga per bilanciare gli effetti dell'inflazione. I vertici della compagnia prendono tempo in attesa dell'insediamento del nuovo ceo

Air France rischia di fermarsi ancora. I sindacati sono tornati a minacciare nuove battaglie se non verranno accolte le richieste sull'aumento degli stipendi. Dopo 15 giorni di sciopero nel primo trimestre, le organizzazioni sindacali hanno infatti denunciato l'immobilismo dei vertici e si sono detti pronti a incrociare le braccia.

Il nuovo ceo

Il vettore, al momento, ha sospeso ogni discussione in attesa dell'insediamento del nuovo ceo. Il 16 agosto scorso Benjamin Smith, ex numero due di Air Canada, è stato nominato nuovo amministratore delegato al posto di Jean-Marc Janaillac, che si era fatto da parte a maggio dopo una serie di scioperi che, oltre a creare disagi ai viaggiatori, sono costati alla compagnia 335 milioni di euro. La nomina di Smith sarà effettiva dal 30 settembre.

Le richieste dei sindacati

L'attendismo della società non è però stato gradito dai sindacati. Che in una nota congiunta puntano il dito contro "l'atteggiamento totalmente irresponsabile dei dirigenti di Air France" e preannunciano azioni "per fermare definitivamente il congelamento dei salari". Perché, sostengono ancora i sindacati, "solo un significativo inasprimento del conflitto" porterebbe i vertici del vettore transalpino a trattare. La richiesta, in rappresentanza di piloti, personale di cabina e di terra, è di aumentare le buste paga del 5,1%, in modo da compensare l'erosione del loro valore reale dovuto all'inflazione degli ultimi cinque anni.

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