Thailandia: ragazzi salvati dalla grotta lasciano l'ospedale

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Dopo il salvataggio, i ragazzi sono stati ricoverati nell'ospedale Prachanukroh di Chiang Rai (Ansa)

I giovani calciatori sono stati dimessi con un giorno d’anticipo rispetto al previsto. La speranza delle autorità è che possano tornare al più presto alla loro vita quotidiana

I 12 ragazzi che insieme al loro allenatore sono rimasti intrappolati per 18 giorni nella grotta Tham Lunag a Chiang Rai, in Thailandia, hanno lasciato oggi l’ospedale, con un giorno d’anticipo rispetto al previsto. In giornata i "Cinghiali" (questo il nome della squadra) hanno incontrato la stampa prima di tornare finalmente alla normalità. "Il motivo per cui ci sarà una conferenza è per permettere ai giornalisti di porre domande ai ragazzi, in modo che dopo possano tornare alle loro vite normali senza essere disturbati dai media", ha spiegato il portavoce del governo thailandese, Sunsern Kaewkumnerd.

Domande esaminate da uno psicologo

I ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, e il loro allenatore di 25 anni, sono stati ricoverati dopo il salvataggio nell'ospedale Prachanukroh di Chiang Rai, vicino al confine con la Birmania. Alcuni dei giovani calciatori hanno manifestato lievi sintomi di polmonite, mentre tutti avevano un tasso di globuli bianchi più alto della norma, a segnalare delle infezioni. In pochi giorni, però, sono riusciti a recuperare al meglio e si apprestano ad essere dimessi. La conferenza stampa durerà 45 minuti e sarà trasmessa sulle principali reti televisive nazionali. Le autorità tailandesi, preoccupate degli effetti di un’eccessiva esposizione mediatica sulla salute mentale dei ragazzi, hanno disposto una serie di accortezze per preservare i giovani calciatori. I giornalisti, infatti, dovranno presentare in anticipo le domande, che saranno esaminate da uno psicologo. Una volta superato questo controllo, i quesiti verranno sottoposti ai ragazzi da un moderatore.

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