Lo scorso aprile cinque giovani sono condannati in primo grado a 9 anni di carcere per lo stupro di gruppo di una ragazza nel 2016, durante le feste di San Fermino a Pamplona. I giudici hanno concesso la libertà provvisoria dopo quasi due anni di carcere preventivo
Proteste in tutta la Spagna per la decisione del tribunale di Navarra di concedere la libertà provvisoria su cauzione di seimila euro ciascuno ai cinque giovani andalusi condannati in primo grado a 9 anni di carcere per lo stupro di gruppo di una ragazza di 18 anni. Il fatto risale al 2016, durante le feste di San Fermino a Pamplona. Questo video, postato su Twitter da un cittadino spagnolo e diffuso da Storyful, mostra migliaia di manifestanti proprio nella piazza principale della città in cui si è consumata la violenza. La sentenza, trasmessa lo scorso aprile anche in diretta tv, ha condannato i giovani anche a cinque anni di libertà vigilata e a 10 mila euro di danni ciascuno da risarcire alla vittima.
“La Manada”
I giovani, che sul gruppo WhatsApp che usavano per comunicare e per scambiarsi il video della violenza si erano autobattezzati la “Manada” (il branco), dovrebbero essere rimessi in libertà oggi dopo quasi due anni di carcere preventivo. Nel giro di poche ore mezzo milione di persone hanno firmato una petizione per chiedere che non escano dal carcere. La decisione dei giudici di concedere la libertà provvisoria è stata criticata da esponenti di tutti i partiti. Manifestazioni di protesta si sono svolte a Pamplona, Bilbao, San Sebastian e a Barcellona, e altre ne sono state annunciate in tutta la Spagna.
Una condanna controversa
Per i giudici di Navarra che hanno emesso la sentenza di condanna di primo grado, i cinque uomini non sarebbero colpevoli di stupro di gruppo ma solo di "abuso sessuale continuato", cioè di un capo d'imputazione meno grave. Questa decisione ha scatenato proteste nel Paese, tanto che il governo spagnolo si era detto pronto a modificare la legislazione in materia di crimini sessuali.