Il professore si è spento a 76 anni a Cambridge. I figli: “Un grande scienziato e un uomo straordinario, il cui lavoro continuerà a vivere per anni”. Ad ampliare la sua fama mondiale, un libro sui buchi neri, il film “La teoria del tutto” e la partecipazione a serie tv
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Stephen Hawking, astrofisico di fama mondiale, è morto il 14 marzo 2018 nella sua casa di Cambridge. Aveva 76 anni. Grazie a lui i buchi neri hanno smesso di essere un'ipotesi fantasiosa e i viaggi nello spazio interstellare sono diventati una sfida concreta –
“Siamo profondamente addolorati nell'annunciare che nostro padre è morto – hanno fatto sapere Lucy, Robert e Tim, i figli di Hawking –. È stato un grande scienziato e un uomo straordinario, il cui lavoro continuerà a vivere per anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo brillante humor, hanno ispirato molti nel mondo” –
Hawking soffriva di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per la maggior parte della sua vita da adulto:gli era stata diagnosticata a 21 anni e l’ha portato progressivamente alla paralisi. Una sedia a rotelle progettata su misura e un computer con sintetizzatore vocale sono i mezzi che gli hanno permesso di comunicare con il mondo –
Professore dell'Università di Cambridge, Hawking ha ridefinito la cosmologia applicando la teoria quantistica ai buchi neri e proponendo l'idea che essi emettono radiazioni e poi evaporano. Questo processo aiuta a spiegare la nozione che i buchi neri sono esistiti a livello micro fin dal Big Bang e che più piccoli sono più velocemente evaporano (foto: nel 2007 Hawking ha provato la sensazione dell'assenza di gravità) –
Hawking ha sempre descritto se stesso come un bambino disordinato e svogliato, tanto che ha imparato a leggere solo all'età di 8 anni. Le cose hanno preso una piega diversa quando gli è stata diagnosticata la malattia. In quel momento “ogni cosa è cambiata: quando hai di fronte l'eventualità di una morte precoce, realizzi tutte le cose che vorresti fare e che la vita deve essere vissuta a pieno”, diceva –
L'universo ha da sempre esercitato su Hawking un enorme fascino e nel 1963 questa passione lo ha portato a Cambridge, dove dal 1976 al 2009 ha occupato la cattedra che era stata di Newton. Le sue ricerche sui buchi neri hanno permesso di confermare la teoria del Big Bang, l'esplosione da cui è nato l'universo. Il suo libro “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, pubblicato nel 1988, gli ha assicurato fama mondiale: 10 milioni di copie vendute in 40 lingue –
Gli anni tra il 1965 e il 1975 sono stati scientificamente tra i più produttivi della vita di Hawking. Dagli anni '70 ha cominciato a lavorare sulla possibilità di integrare le due grandi teorie della fisica contemporanea: la teoria della relatività di Einstein e la meccanica quantistica. Le sognava riunite nella “teoria del tutto”, che nel 2014 ha ispirato il film di James Marsh: Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen, ha vinto il premio Oscar come miglior attore protagonista –
Ad ampliare la fama di Hawking - oltre ai suoi studi, ai libri e al film “La teoria del tutto” - anche altre pellicole e documentari dedicati alla sua vita. Una fama che è cresciuta anche tra i giovani grazie alla sua partecipazione a serie tv di successo, come “The Big Bang Theory” e “Star Trek: The Next Generation” –
Stephen Hawking è nato a Oxford l’8 gennaio 1942 (esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei, come ha sempre tenuto a precisare). Cosmologo, fisico, matematico e astrofisico britannico, è stato tra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo. È noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologica quantistica e sull'origine dell'universo –
Stephen Hawking è stato uno dei cosmologi più celebri degli ultimi decenni e uno dei ricercatori che più hanno fatto discutere per le affermazioni al confine tra cosmologia e religione, come quella secondo cui si può spiegare la nascita dell'universo senza l'intervento di Dio. Un'altra delle sue convinzioni più ferme vedeva nella colonizzazione dello spazio la speranza di sopravvivenza dell'umanità. E per lo spazio, come per la conoscenza scientifica, Hawking aveva una grandissima passione (foto del 2006) -
Stephen Hawking con la figlia Lucy. Lo scienziato lascia altri due figli, Robert e Timothy, e un nipote. Lucy, che insieme al padre ha scritto libri divulgativi per ragazzi, ha sempre riconosciuto che il primo a insegnarle a parlare di scienza con un linguaggio “sempre più semplice” è stato proprio l’astrofisico –
Hawking è stato sposato in prime nozze con Jane Wilde. Alla fine del 1990, Hawking iniziò una relazione sentimentale con Elaine Mason, sua infermiera personale (nella foto), e chiese il divorzio -
Il matrimonio tra Stephen Hawking e Elaine Mason nel settembre 1995. Nel 2006 il secondo divorzio. Oltre al suo grandissimo contributo scientifico e alle sue frasi celebri, a ricordare lo scienziato ci sono l'asteroide che porta il suo nome, 7672 Hawking, e il sostegno al progetto Breakthrough Starshot, che prevede l'invio di una flotta di vele solari per cercare forme di vita verso la stella più vicina, Alpha Centauri –
Hawking, durante un seminario del 2016, mostra alcuni scatti privati che raccontano la sua vita. Il suo quoziente d'intelligenza, secondo i test standard, era 160 o 165: lo stesso che molti biografi attribuiscono a Albert Einstein e Isaac Newton -
Negli anni Hawking ha collaborato con altri scienziati e ha contribuito all'elaborazione di numerose teorie fisiche e astronomiche. Una delle più recenti, formulata con il fisico Thomas Hertog del Cern di Ginevra, prevede che l'universo non abbia avuto un inizio e una storia unici, ma una moltitudine di inizi e di storie diversi. La maggior parte di questi mondi alternativi sarebbe scomparsa molto precocemente dopo il Big Bang, lasciando spazio all'universo che conosciamo (foto del 2004) –