Affisso sulla porta del suo ufficio, alla Cambridge University, il cartello: “Ricorda di guardare in alto alle stelle”. Lo scienziato è morto a 76 anni: oltre ai suoi studi, lascia una serie di dichiarazioni diventate celebri. FOTO - CORDOGLIO SUI SOCIAL
- Ricorda di guardare in alto alle stelle, e non ai tuoi piedi. Cerca di dare un senso a quello che vedi e chiediti quello che fa vivere l'universo. Sii curioso.
- Le mie aspettative si ridussero a zero quando avevo 21 anni. Tutto il resto da allora è stato un bonus.
- Sono sicuro che la mia disabilità ha qualcosa a che fare con la mia celebrità. La gente è affascinata dal contrasto tra le mie capacità fisiche molto limitate e la natura estremamente ampia dell'universo che studio.
- La vita sarebbe tragica se non fosse divertente.
- Le persone che si vantano del loro QI sono dei perdenti.
- Ho vissuto con la prospettiva di una morte prematura negli ultimi 49 anni. Non ho paura della morte, ma non ho fretta di morire. Ho così tante cose da fare ancora...
- Il mio obiettivo è semplice: una comprensione completa dell'universo, perché è così com’è e perché esiste.
- Le forme primitive di intelligenza artificiale che abbiamo già sono state molto utili. Ma credo che lo sviluppo di un'intelligenza artificiale completa potrebbe mettere fine al genere umano.
- Siamo solo una razza avanzata di scimmie su un pianeta minore di una stella di media grandezza. Ma possiamo capire l'universo. E questo ci rende molto speciali.
- Credo che la spiegazione più semplice sia che non c'è Dio. Nessuno ha creato l'universo e nessuno dirige il nostro destino. Questo mi porta a una profonda consapevolezza che probabilmente non ci sono né il cielo né l'aldilà. Abbiamo questa vita unica per apprezzare il grande disegno dell'universo e per questo, sono estremamente grato.