Il bilancio provvisorio parla di almeno 2 morti ma, dato il numero di feriti e di edifici distrutti, potrebbe aggravarsi. La scossa ha interessato tutta l’isola, soprattutto la parte meridionale. La gente è fuggita dalle case. Danneggiati anche alcuni ospedali. LE FOTO
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Almeno due morti, decine di feriti, alcuni edifici crollati e tanti altri danneggiati in diverse città dell’isola. È questo il bilancio, ufficiale ma provvisorio, del terremoto di magnitudo 6.5 che ha scosso venerdì sera la parte meridionale dell'isola di Giava, in Indonesia –
Si teme che il numero delle vittime, considerando i feriti e gli edifici crollati, possa aumentare. Giava è una delle molte isole che compongono lo Stato dell'Indonesia e ne ospita la capitale, Giacarta. È l'isola più popolosa al mondo –
L’epicentro del sisma, come si vede nella mappa diffusa dall’Usgs americano, è stato localizzato a 92 chilometri di profondità, 50 km a sudovest della città di Tasikmalaya. Dopo il terremoto è stato diramato un allarme tsunami, che poi è stato revocato –
La scossa si è verificata alle 23.47 ora locale (le 17.47 in Italia) e ha interessato tutta l'isola, dove la gente è fuggita dalle abitazioni riversandosi in strada. Decine di case vicino all'epicentro sono state danneggiate, come pure alcuni ospedali i cui ricoverati sono stati evacuati. In particolare, è stato danneggiato il principale ospedale di Banyumas (nella foto), nel centro dell'isola –
Due persone avrebbero perso la vita sotto le macerie degli edifici crollati: si tratterebbe di un uomo di 62 anni e una donna di 80, secondo quanto riferito da un portavoce della Protezione civile dell'isola. I danni più ingenti si sono verificati nelle regioni di Tasikmalaya, Pangandaran e Ciamis, nell'ovest di Giava. Oltre 40 case sono crollate e altre 65 risultano gravemente danneggiate –
Nella capitale Giacarta, a 200 chilometri dall'epicentro, gli edifici più alti hanno ondeggiato durante la scossa più forte, che è durata circa 30 secondi, e la gente si è riversata in strada (foto). Il timore di uno tsunami, poi, ha spinto gli abitanti della costa a riversarsi lungo le strade verso l'interno con ogni mezzo, mandando in tilt il traffico. Oltre mille persone sono state evacuate dalla zona di Subakumi e vi hanno fatto ritorno ore dopo, quando le autorità hanno revocato l’allerta tsunami –