
Salvato un anno fa da una morte sicura, il piccolo meticcio è ritornato a correre sulle spiagge di Phuket grazie all'associazione creata da due coniugi del luogo. LA FOTOGALLERY

Una storia a lieto fine. I protagonisti si chiamano Cola, Gill e John Dalley. Il primo è un cane scampato alla morte, i secondi i coniugi che un anno fa gli salvarono la vita -
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A vederlo correre sulla spiaggia thailandese di Phuket non si crederebbe al fatto che soltanto un anno fa questo piccolo meticcio stava per morire a causa dell'amputazione dei due arti anteriori. A commettere l'atto, con una spada, sarebbe stato un uomo che viveva a Bangkok -
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La colpa del cucciolo, secondo l'uomo, era quella di avergli masticato gli stivali. Aveva solo sei mesi quando è iniziato il suo terribile calvario, l'uomo infastidito dalla sua presenza decise di tagliargli le due zampe anteriori con una spada -
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John e la moglie, Gill, riuscirono a salvare Cola grazie a un rapido viaggio dal veterinario. Ma il cucciolo rimase con le due zampe anteriori amputate. Gill provò un'affinità immediata con Cola poiché anche lei aveva perso entrambe le gambe all'età di 10 anni, dopo aver contratto una setticemia che quasi la uccise -
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Per aiutare Cola, i coniugi Dalley si rivolsero al dottor Bengt Soderberg, responsabile dello Scandinavian Orthopedic Laboratory a Phuket. Lo specialista che aveva già fatto per Gilleydue protesi in carbonio, promise alla donna che avrebbe fatto lo stesso lavoro per Cola -
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Prima di allora, al cane erano state applicate due protesi pesanti che ne impedivano i movimenti. "Cola è il primo cane a cui sono state fatte le zampe del genere", ha detto Soderberg. Le protesi di Cola sono state costruite in un anno e sono in fibra di carbonio, con la stessa struttura e la stessa sospensione pensata per gli atleti paralimpici -
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Purtroppo, Gill non ha potuto vedere Cola correre di nuovo: la donna è morta a febbraio di quest'anno. "Siamo così felici di vedere Cola correre con le sue nuove gambe. Certamente i cani imparano a usare le protesi più velocemente degli umani, ed è bello vederlo giocare e correre come gli altri cani", ha detto John che oggi gestisce la Soi Dog Foundation, che si occupa di cani randagi -
Il sito di Soi Dog Fundation