
Lo scalo Ngurah Rai ha riavviato le proprie attività. Le autorità indonesiane hanno dato il via libera nonostante la nube di cenere sia ancora presente. Merito di venti favorevoli, anche se non si esclude una nuova sospensione dei voli. LA FOTOGALLERY

La minaccia del vulcano Agung c'è ancora, ma le autorità hanno deciso di reaprire l'aeroporto di Bali. Possono tirare un sospiro di sollievo i 120mila turisti presenti sull'isola e bloccati dallo stop ai voli durato quasi tre giorni -
Bali, erutta il vulcano Agung: migliaia di sfollati e voli cancellati
Come riporta l'agenzia Bloomberg, la riapertura dello scalo è stata confermata dal portavoce, Aroe Ahsanurrohim: "L'aeroporto internazionale di Ngurah Rai riprenderà i servizi dalle 15:00 (ora locale)", ha precisato -
Eruzione vulcano Agung a Bali, piogge formano fiumi di fango e detriti
Inizialmente l'aeroporto doveva rimanere chiuso almeno per altre 24 ore. I venti favorevoli hanno però allontanato la nube di cenere prodotta dall'Agung, consentendo ai velivoli di operare in sicurezza -
Agung, le immagini dell'eruzione
Il pericolo non è ancora cessato: l'eruzione continua. Ecco perché le autorità non hanno escluso che, in caso dovessero cambiare direzione e intensità dei venti, ci possa essere una nuova sospensione dei voli -
Vulcano minaccia Bali, 75mila evacuati. Turisti annullano prenotazioni
L'Agung si trova nel nord-est dell'isola di Bali, a circa 70 chilometri dallo scalo. Continua a emettere ceneri e fuoco, producendo una nube che è arrivata fino a 4mila metri di quota -
Google Maps, viaggio dentro al vulcano. FOTO
Il vulcano aveva già dato segni di attività lo scorso settembre. L'emissione di cenere si è intensificata a partire da domenica 26 novembre, costringendo all'evacuazione precauzionale di 100mila persone -
Indonesia, il vulcano Agung fa paura
Il pericolo maggiore, in questo momento, è costituito dalle piogge, copiose in questa stagione: potrebbero infatti mischiarsi con la materia prodotta dal vulcano, generando colate di fango e acqua -
I vulcani hanno ucciso quasi 300mila persone negli ultimi 500 anni