Uragano Irma, almeno 20 vittime: maxi evacuazione in Florida

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Il traffico a Miami, 7 settembre. (Getty Images)

Si aggrava il bilancio delle vittime nei Caraibi. La perturbazione ora si dirige verso Miami ed è stata declassata dal livello 5 al 4. Circa mezzo milione di abitanti si è messo in viaggio per allontanarsi dalle zone di pericolo. Oltre 50mila turisti in fuga da Cuba

Sale il bilancio delle vittime dell'uragano Irma, che ha già devastato i Caraibi. Secondo l'ultimo bilancio ufficiale le vittime sono salite a 24, ma il numero potrebbe ancora salire. Nel dettaglio, 9 vittime sono state accertate nelle Antille francesi (Saint Martin e Saint-Barthelemy); 4 alle isole Vergini britanniche; 4 alle Vergini americane; 3 a Porto Rico; 2 nel lato olandese di Saint-Martin, una a Barbuda e una ad Anguilla. Tra le isole più colpite, ci sono St. Thomas e St. Johns, dove molte strade sono inaccessibili e dove i soccorsi sono difficili. Situazione critica anche nelle isole francesi di Saint Martin e Saint Barthélémy dove ci sono ancora dispersi e centinaia di feriti, come ha detto il ministro dell’interno francese, Gérard Collomb. Stanotte l'uragano raggiungerà Cuba, ma prima passerà per le Bahamas. Ma l'uragano, mano mano che avanza verso il Sud della Florida, sta perdendo potenza e dall'iniziale categoria 5 è stato declassato alla 4, con venti che vanno dai 209 ai 248 chilometri orari.

Maxi evacuazione in Florida

Ma la traiettoria di Irma potrebbe abbattersi anche contro Miami, nel fine settimana. La città "è nella peggiore delle posizioni possibili", dicono le ultime previsioni dei meteorologi che monitorano la perturbazione. Il maggiore rischio si registra nel Sud della Florida, in un’area dove vivono milioni di persone. Qui, da diverse ore, è iniziata una maxi evacuazione che è stata estesa fino a Savannah, in Georgia. Almeno mezzo milione di abitanti si sono messi in macchina per spostarsi lontano dalla zona in pericolo. Strade e autostrade sono intasate soprattutto dai viaggiatori che si spostano da Miami o dall’arcipelago delle Keys e in molte circostanze la circolazione è bloccata. Anche le stazioni di servizio sono state prese d’assalto, nel timore che il carburante poi possa finire. Molti alberghi sono stati chiusi e su Airb&b sono stati messi a disposizione alloggi per le persone costrette a lasciare gli hotel o in difficoltà. Il governatore della Florida, Rick Scott, intanto ha ordinato la chiusura di tutte le scuole, i campus universitari e gli uffici pubblici nell'intero Stato.

Turisti in fuga da Cuba: evacuati in 51 mila

Il passaggio di Irma ha costretto alla fuga anche migliaia di turisti da Cuba. Secondo il New York Times sono almeno 51mila quelli che le autorità dell'isola stanno evacuando, di cui 36 mila che erano sistemati nei vari resort sulla frequentatissima costa settentrionale dell'isola, dove si trovano la capitale L'Avana e la località balneare di Varadero.

Trump: "Molto, molto preoccupato". Evacuazione per Mar-a-Lago

Il presidente Trump si è detto "molto, molto preoccupato. Siamo di fronte a venti di una forza mai vista". Il Tycoon ha poi ribadito che "gli Stati Uniti sono preparati al massimo ad affrontare questa emergenza". La seconda a breve distanza da quella provocata dall'uragano Harvey, che ha portato danni enormi danni in Texas. Proprio nella zona su cui si abbatterà Irma, Trump possiede il resort di Mar-a-Lago, a Palm Beach. La "Casa Bianca d’inverno" - questo il soprannome della struttura - è stata evacuata. Chiusi anche i vicini golf club e resort del tycoon, che non accettano nuove prenotazioni e hanno cancellato tutte le penali legate alle cancellazioni.

Il presidente poi, sempre su Twitter, ha definito Irma un uragano “di proporzioni epiche, forse maggiore di quanto abbiamo mai visto. Mettetevi in salvo e via dal suo percorso, se possibile. La Guardia costiera federale è pronta!", ricordando anche che la Coast Guard ha “salvato oltre 15mila vite la scorsa settimana con Harvey. Irma potrebbe essere anche peggiore. Amiamo la nostra Guardia costiera!".

Ex presidenti Usa insieme per aiutare vittime 

Cinque ex presidenti americani scendono in campo per aiutare le vittime degli uragani Harvey e Irma. Barack Obama, George W. Bush, Bill Clinton, George H.W. Bush e Jimmy Carter hanno lanciato “One America Appeal” con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle organizzazioni che si occupano della ripresa delle zone in Louisiana e Texas colpite dalla furia devastante di Harvey e di quelle delle aree sulla costa orientale che saranno colpite da Irma.

Italia: 300mila euro di aiuti. Alitalia cancella voli per Miami

In aiuto delle popolazioni colpite dall’uragano è corsa anche l’Italia. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, ha detto che "dinanzi alla grave situazione umanitaria" il nostro Paese donerà 300mila euro con un finanziamento multilaterale di emergenza disposto oggi dalla Cooperazione Italiana a favore della federazione internazionale della Croce Rossa. Intanto, per via del maltempo, Alitalia ha scelto di cancellare i voli fra Roma e Miami previsti per il 9 e il 10 settembre, come annuncia la stessa compagnia in una nota. I passeggeri interessati dalla decisione stanno venendo contattati per informazioni e assistenza e per le ricollocazioni sui primi voli utili. Già dal 6 settembre sera, Alitalia aveva offerto ai viaggiatori in possesso di un biglietto da e per Miami (e L’Avana), con partenza tra il 6 e il 12 settembre, la possibilità di ottenere il rimborso totale o il cambio gratuito della prenotazione. I voli per L'Avana al momento sono confermati.


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