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Francia, Macron all'Eliseo: domenica il passaggio di consegne

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Il neoeletto capo dello Stato è invitato a partecipare a tutti gli eventi ufficiali che il presidente uscente Hollande ha in agenda per la settimana, come la commemorazione di oggi all'Arco di Trionfo. Nel week-end il passaggio di testimone e il nome del primo ministro

Dalla partecipazione di oggi a Parigi alle solenni cerimonie per l'8 maggio, insieme al presidente uscente François Hollande, al passaggio di consegne all'Eliseo il prossimo week-end: questa la settimana che attende Emmanuel Macron, neoeletto capo dello Stato francese dopo la vittoria al ballottaggio con Marine Le Pen (il voto regione per regione).

Le dimissioni dalla presidenza di “En Marche!”

Il futuro inquilino dell'Eliseo, che oggi dovrebbe dimettersi dalla presidenza del suo movimento “En Marche!”, è invitato a partecipare a tutti gli eventi ufficiali che il presidente uscente Hollande ha in agenda per la settimana. A cominciare dalle cerimonie che commemorano l'armistizio dell'8 maggio 1945 all'Arc de Triomphe, dove Macron e  Hollande hanno deposto insieme una corona e riacceso la fiamma sulla tomba del milite ignoto. Una compresenza alla cerimonia non scontata, come sottolinea Le Figaro: il giornale ricorda che cinque anni fa Hollande accettò l’invito fattogli da Nicolas Sarkozy, ma quest’ultimo aveva rifiutato la proposta di Jacques Chirac nel 2007. Bisogna risalire al 1995, poi, per ritrovare la fotografia di due presidenti, François  Mitterrand e Jacques Chirac, che celebrano insieme la vittoria degli Alleati sulla Germania nazista e la fine della Seconda guerra mondiale in Europa.

Domenica il passaggio di consegne all’Eliseo

Macron è poi invitato dall'Eliseo ad accompagnare Hollande alla cerimonia di commemorazione dell'abolizione della schiavitù, in programma per mercoledì al Jardin du Luxembourg. Il passaggio del testimone tra i due presidenti al Palazzo dell'Eliseo è previsto per domenica 14. Macron dovrà poi svelare il nome del primo ministro che dice di aver scelto e di voler mantenere fino ad allora coperto da riserbo. “Rifletterà gli impegni che ho preso”, ha detto esortando i francesi ad avere fiducia in lui. Tanti i nomi  circolati in questi giorni. Tra cui quelli di Xavier Bertrand, che però ha detto di non essere interessato; Jean-Louis Borloo, che si è detto pronto a rimboccarsi le maniche per due o tre anni "per dare  una mano"; François Bayrou, cui Macron dice di voler affidare certamente "un ruolo importante nel progetto governativo e politico"; Anne-Marie Idrac.

Il nuovo governo

Dopo l'annuncio del premier si passerà rapidamente alla costituzione di un governo. Hollande aveva scelto di farlo il 16 maggio, all'indomani del suo insediamento. Aveva rispettato la parità uomo-donna in una squadra di 34 persone: Macron vuole fare altrettanto, ma pensa ad una quindicina di persone. Come i suoi predecessori, Macron dovrebbe andare a vivere all'Eliseo. Hollande, secondo Le Monde, dovrebbe trasferire i suoi uffici a rue de Rivoli, nel 1er arrondissement, mentre avrebbe incaricato diverse persone di cercargli una residenza nella sua Tulle, in Corrèze.

A Berlino la prima visita all’estero

La prima visita ufficiale all’estero di Macron dovrebbe essere a Berlino. Almeno secondo quanto detto dall’eurodeputata centrista Sylvie Goulard, molto vicina al leader di “En Marche!”. Ieri sera, dopo la vittoria, Macron e la cancelliera Angela Merkel si sono scambiati una telefonata definita "molto calorosa". Anche François Hollande, nel 2012, scelse Berlino come prima visita all'estero.

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