Yes, we can!": il leader uscente ha scelto il suo ormai famoso slogan per chiudere il discorso d'addio alla presidenza. "Oggi l'America è migliore", ha rivendicato da Chicago. Sul palco, tra applausi e lacrime, anche la moglie Michelle e la figlia Malia
Il presidente uscente Barack Obama, che a fine gennaio lascerà la Casa Bianca a Donald Trump, ha tenuto a Chicago il suo ultimo discorso alla nazione –
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“Yes, we can!”: Obama ha scelto lo slogan che l’ha accompagnato sin dal 2008, dalla campagna elettorale per il primo mandato, per chiudere il suo discorso d’addio alla presidenza –
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Obama ha parlato a Chicago, la città dalla quale partì la sua avventura, davanti a 20mila persone in delirio –
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“Oggi l'America è migliore”, ha detto Obama. Che sottolinea come il cambiamento ci sia stato: “Lo abbiamo fatto, lo avete fatto” –
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“È stato un onore servire gli americani, non mi fermerò. Continuerò a farlo per il resto dei miei giorni”, ha detto Obama commosso –
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Tra lacrime e applausi, sono state diverse le standing ovation durante il discorso di Obama –
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Tra le cose riuscite del suo mandato, Obama ha citato la legalizzazione delle nozze gay e il salvataggio dell'industria dell'auto, sull'orlo della bancarotta dopo la grande crisi –
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Ma il cuore del messaggio di Obama non è tanto sui risultati raggiunti, ma sui valori che rendono l'America “eccezionale” e che, secondo il presidente, non vanno traditi in nessun modo –
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Durante il discorso, Obama è apparso diverse volte commosso e lacrime sono scese anche in platea –
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Obama non ha citato mai Donald Trump, se non per dire che farà di tutto per agevolare la transizione con il suo successore. Ma ha affermato chiaro e forte come il futuro del Paese dipenda proprio dalla salvaguardia di quei principi di libertà, uguaglianza, democrazia che furono dei padri fondatori e che in questa fase soprattutto la minaccia del terrorismo e le discriminazioni razziali rischiano di intaccare –
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A congedare il 44esimo presidente degli Stati Uniti c’è anche Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam –
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