
Migliaia di cubani hanno celebrato il 58esimo anniversario della "Revolución". Proprio al Líder Máximo e alla gioventù dell'isola è stata dedicata questa giornata, con cui il governo e il popolo hanno voluto mandare un messaggio chiaro: nonostante la morte di Fidèl, la rivoluzione continua a vivere

Migliaia di cubani si sono riuniti a Plaza de la Revolución, davanti a gigantografie di Castro e con cartelli inneggianti al Líder Máximo in occasione del 58esimo anniversario della "rivoluzione": le autorità non hanno diramato una stima precisa dei partecipanti -
Le celebrazioni della rivoluzione cubana
Secondo quanto riporta “Granma”, l’organo ufficiale del Partito comunista cubano, oltre a manifesti e fotografie di Fidel, i partecipanti hanno anche intonato cori per celebrare le imprese del defunto leader -
La cronaca del giornale nazionale Granma
In concomitanza con le celebrazioni per la rivoluzione, si è tenuta una parata dell’esercito nazionale, che celebra la sua costituzione ogni 5 anni. Hanno partecipato i rappresentanti di tutte le “Forze armate rivoluzionarie” di Cuba -
Chanel sfila all'Avana
La sfilata dell’esercito nazionale è stata presieduta da Raúl Castro, comandante delle forze armate, presidente del Consiglio di Stato e Segretario del Partito comunista cubano. Era presente anche la vedova di Fidel, Dalia Soto del Valle -
Il lungo addio di Cuba a Castro
L’1 gennaio del 1959 l’esercito rivoluzionario entrò trionfalmente all’Avana. Il dittatore Fulgencio Batista aveva abbandonato l’isola il giorno precedente, senza combattere. Il 2 gennaio venne occupata la città di Santiago, mentre l’8 gennaio Fidel Castro raggiunse l’Avana completando la definitiva vittoria della rivoluzione -
La morte di Fidel Castro
A entrare per primo nella capitale cubana 58 anni fa non fu Fidel Castro ma i suoi compagni di lotta Camilo Cienfuegos ed Ernesto “Che” Guevara, vittoriosi nelle decisive battaglie di Yaguajay e Santa Clara -
Chi era Fidel Castro
Durante le celebrazioni ha fatto la sua comparsa anche una replica del “Granma”, l’imbarcazione con cui nel dicembre 1956 Fidel Castro e altri 81 rivoluzionari raggiunsero Cuba dal Messico per dare il via alla lotta contro il regime di Batista -
La morte di Castro sui siti stranieri
L’unica personalità a prendere la parola è stata Jennifer Bello, presidente della “Federación de Estudiantes Universitarios” e membro del consiglio di Stato -
Cuba-Usa, storia del disgelo
Nel suo discorso, Jennifer Bello ha affermato che “Cuba non verrà meno alla difesa dei suoi principi rivoluzionari e anti-imperialisti”, un messaggio che in molti hanno letto come diretto al prossimo presidente Usa Donald Trump. In merito al processo di avvicinamento agli Stati Uniti iniziato sotto l’amministrazione Obama, Bello ha detto che “resta ancora molto da fare” -
Trump a Cuba: "Stop all'accordo se non sarà migliorato"
Tra gli invitati alla celebrazione c’erano anche Rodrigo Londoño detto “Timochenko” e Luciano Marín, ovvero i vertici delle FARC, il gruppo di guerriglieri marxisti che nei mesi scorso ha raggiunto proprio a Cuba un accordo con il governo della Colombia per un definivo abbandono della lotta armata -