Milano, dal 7 novembre al Memoriale della Shoah la mostra "Ucraina"

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In occasione dell’uscita di “UCRAINA”, volume edito da Feltrinelli con fotografie di Stefano Rosselli e testi di Massimo Recalcati, Nobile Agency presenta la mostra omonima, trasposizione espositiva del libro, in programma al Memoriale della Shoah di Milano dall’8 Novembre 2023 al 7 Gennaio 2024

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Dall'8 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 Nobile Agency presente UCRAINA, trasposizione espositiva del libro omonimo edito da Feltrinelli con le fotografie di Stefano Rosselli e testi di Massimo Recalcati.  Protagonisti assoluti della mostra, curata da Maria Vittoria Baravelli, saranno i lavori realizzati da Rosselli nei tre viaggi organizzati in Ucraina da febbraio 2023: oltre 60 scatti a colori che raccontano la quotidianità di chi “rimane”, tra gli strazi della guerra, e indirettamente parla alle generazioni future facendosi portavoce di un messaggio universale che le immagini riescono empaticamente a trasmettere.

La mostra

UCRAINA presenta due sezioni: nella parte del Memoriale, lungo il corridoio parallelo al Binario 21, sarà esposta una selezione di 18 fotografie che dipingono un mondo offeso, dilaniato. Un mondo che non ha bisogno di volti e proprio per questo rappresenta una guerra assoluta, di tutti, in ogni parte del pianeta. La sala espositiva, invece, racconta con 45 scatti i tanti volti della guerra, li setaccia e li documenta. Racconta dei civili e dei soldati. Di chi parte e di chi non ha più niente da perdere. Sono fotografie che, pur portandola inevitabilmente con sé, non indagano la morte, ma scelgono la vita di chi sopravvive e continua a vivere a contatto con la guerra. Un bacio a un corpo freddo. Un uomo che guarda fuori dalla finestra di un edificio sventrato. L’erba alta in un campetto di pallone, cresciuta perché lì hanno messo le mine. Ma anche un bambino che ha cercato di salvare il suo gatto, e una mamma senza nome che nonostante i bombardamenti all’orizzonte pettina fiduciosamente il figlio, come se non volesse farsi prendere alla sprovvista.

"La vita prevale sempre sulla morte"

“L’arte fotografica gioca sempre su un doppio crinale - ha dichiarato Maria Vittoria Baravelli, curatrice della mostra -, da un lato la fotografia è puro divertissement. Pensiamo al cinema, al lifestyle, alla pubblicità. Dall’altro, come in questo caso, si fa racconto di ciò che succede nel mondo, rendendoci testimoni oculari. Le immagini diventano messaggere di realtà che forzano la nostra volontà di sapere”. Massimo Recalcati si chiede invece: “Cosa significa continuare a vivere in tempo di guerra? È possibile ancora giocare, correre, nuotare, sorridere? La guerra può seminare la morte ma non può uccidere la vita. Il pericolo cresce ma non annichilisce la spinta ad uscire, ad incontrarsi, a continuare a vivere.” Così Stefano Rosselli invece: “La voglia di normalità porta l’uomo a cercare anche dove sembra impossibile, momenti di serenità, perché fortunatamente la vita prevale sempre sulla morte”.  

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