È stato presentato il primo bilancio del progetto finanziato con i fondi del Pnrr. Sono 973 i ricercatori coinvolti, dei quali 194 neoassunti, che lavorano a più di 100 linee di attività. All'evento era presente il Sindaco Beppe Sala, che ha definito il MUSA "un progetto di valore"
Un investimento complessivo di 116 milioni di euro per costruire la Milano del futuro. La sfida è stata lanciata un anno fa a Musa, Multilayered Urban Sustainability Action. Un anno dopo, il bilancio è più che positivo: un algoritmo per individuare le falde d’acqua nascoste di Milano, un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online, una dashboard per gestire al meglio le potenzialità della telemedicina e un progetto di desealing per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti.
Il progetto
MUSA è nato l'anno scorso dalla collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, che è l'ente proponente, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Milano. Si tratta di un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso i fondi del Pnrr. Sono coinvolti 26 soggetti pubblici e privati, e 973 ricercatori stanno lavorando su oltre 100 linee di attività. Tra questi 194 sono ricercatori appena assunti e il 55% donne.
Un anno dopo
È stato presentato questa mattina il primo bilancio di MUSA, presso l’Aula Magna dell’Università di Milano-Bicocca. Hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e la Consigliera per le politiche dell’Innovazione e della sostenibilità in ambito universitario e della ricerca anche in attuazione del Pnrr del Mur, Alessandra Gallone.
Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca e Presidente di MUSA ha dichiarato: “MUSA ha l’obiettivo di avere impatto, di creare un ambiente urbano sostenibile e inclusivo, dove la tecnologia e la ricerca colmino le disuguaglianze, abbattano le emissioni, creino efficienza e risparmino le risorse. Un nuovo ecosistema per la rigenerazione urbana e la sostenibilità dedicato all’area milanese ma che grazie alle oltre 100 iniziative già avviate in questo primo anno di attività creerà soluzioni e innovazioni utilizzabili su scala regionale e nazionale". Ha inoltre aggiunto: "MUSA rappresenta inoltre un innovativo modello di collaborazione fra pubblico e privato, in grado di creare valore per il territorio, per il tessuto sociale e per quello economico, come dimostrano anche i 194 giovani ricercatori già assunti e gli altri che assumeremo nei prossimi mesi. Sono entusiasta dei risultati di questo primo anno di attività e a tutte le persone di MUSA va il mio ringraziamento per l’impegno e la passione".
Le parole del Sindaco
A questa giornata ha preso parte anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha commentato: "Se guardiamo alle iniziative e alle attività avviate in questo primo anno, possiamo dire senza timore di smentita che MUSA è un progetto di valore, in grado di ispirare e stimolare tanti ricercatori a trovare soluzioni per rendere la nostra città e le città in generale un luogo più sostenibile a livello economico, ambientale e sociale in cui vivere. Sono orgoglioso che il Comune sia parte attiva in questo progetto, perché collaborando tra loro, con le istituzioni e con i partner privati, l'Università Bicocca, il Politecnico, la Bocconi e l'Università degli Studi di Milano stanno dimostrando che se si uniscono le forze, le energie, le menti, e se si condividono impegno e obiettivi, si può davvero avere un impatto positivo, innovativo e di qualità sul territorio e sulla vita quotidiana delle persone".
Le aree di ricerca
Durante l'evento sono stati illustrati i filoni di ricerca portati avanti durante il primo anno di attività. Tra questi la rigenerazione urbana: lo scopo è sfruttare l’energia geotermica del sottosuolo e l’energia fotovoltaica per rendere Milano-Bicocca un campus a zero emissioni. È partito lo scorso 12 giugno il progetto di transizione energetica dell’ateneo che sarà replicabile in altre zone della città. Al via anche lo studio di brevetti di desealing per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti. All’Università Bocconi il compito di valutare l’impatto economico, sociale e ambientale di questi nuovi sistemi di rigenerazione urbana. Altro tema è quello della digitalizzazione. Dal trasporto intelligente e sostenibile alla salute e alla green energy, l’uso delle tecnologie 5G e dell’intelligenza artificiale consentiranno un’ottimizzazione della capacità di lavoro sui big data per supportare, digitalizzare e implementare una serie di servizi utili alla cittadinanza, come la telemedicina e il remote monitoring per le persone fragili. Ma anche imprenditorialità tecnologica, innovazione sostenibile e inclusione sociale. Si chiama Human Hall ed è un vero e proprio Rights Hub realizzato in collaborazione con il mondo delle imprese, il terzo settore e le istituzioni del territorio. Sotto la guida della Statale di Milano, docenti, ricercatori e dottorandi di diversi ambiti disciplinari hanno avviato 18 progetti dedicati al monitoraggio delle categorie a rischio, dagli stranieri alle donne vittime di violenza. Nello stesso ambito anche un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online.