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Caso ginnastica, l'allenatrice Maccarani deferita dalla giustizia sportiva

Lombardia
©Ansa

Stesso provvedimento anche per la sua assistente. Secondo la procura federale hanno usato "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici"

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Emanuela Maccarani, commissario tecnico della squadra nazionale italiana di ginnastica ritmica, e l'assistente Olga Tishina sono state deferite dalla giustizia sportiva. L'avviso è stato inviato dalla procura federale della Federginnastica alle due allenatrici nell'ambito dell'inchiesta su presunti maltrattamenti alle giovani atlete (IL CASO - LA PRESA DI POSIZIONE DI ANDREA ABODI).

Emanuela Maccarani - ©Ansa

La decisione

Le audizioni della Procura federale, iniziate lo scorso 30 ottobre all'Accademia Internazionale di Desio, si sono concluse il 29 dicembre. Dopo aver ascoltato tutti i soggetti, che a vario titolo hanno frequentato la struttura di Desio negli ultimi cinque anni, viene contestato alla Direttrice Tecnica Nazionale e alla sua assistente la violazione dell'art. 2 del regolamento di Giustizia e Disciplina, in relazione all'art.7 del Codice Etico FGI e all'art.2 del Codice di Comportamento Sportivo del Coni. In particolare, l'addebito nei loro confronti è quello di aver adottato, nel periodo compreso fino all'estate 2020, "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici".

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Il protocollo

Intanto un protocollo "di intesa", ideato per "coordinare" le rispettive "attività" nei procedimenti e scambiarsi le informazioni utili sui casi "di violenza contro la persona commessi da tesserati nell'ambito sportivo", sarà firmato mercoledì 11 gennaio dal procuratore di Milano Marcello Viola, dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal procuratore generale dello Sport, il prefetto Ugo Taucer. Il protocollo, si legge in una nota della Procura di Milano, sarà "volto a coordinare le attività proprie dei soggetti firmatari, quando si renda necessaria la collaborazione per la trattazione di vicende legate a reati di violenza contro la persona commessi da tesserati nell'ambito sportivo".

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