Liliana Segre: "Ancora minacce da no vax, questa volta denuncio"

Lombardia

Lo ha detto la senatrice a vita al forum nazionale delle donne ebree d'Italia a Milano

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"La vita mi ha insegnato a essere libera e senza paura nonostante io sia la più vecchia d'Europa obbligata alla scorta per tutti gli insulti e gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vaccinata, e non sono una no vax. Non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre al forum nazionale delle donne ebree d'Italia a Milano. "Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano, ma adesso lo denuncio. Poi è anche di cattivo gusto augurarmi la morte a 92 anni".

L'evento a Milano

"Purtroppo già da tempo ci sono nuovi sentimenti e germi di antisemitismo", ha sottolineato Susanna Sciaky, presidente nazionale di Adei Wizo, l'associazione Donne ebree d'Italia, a margine dell'inizio del primo forum nazionale promosso dall'associazione a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. "Noi siamo una associazione apartitica e apolitica, in casa nostra c'è stato sempre spazio per tutti e in Israele lavoriamo per una pacifica convivenza e conoscenza", ha precisato. "Abbiamo un nuovo governo in Italia e a breve anche in Israele e noi continueremo a costruire pace e convivenza - ha detto Noemi Di Segni, presidente Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane - . Ma saremo vigili e attenti, e continueremo ad esigere l'allineamento alla dignità e alla memoria della storia nella legislazione italiana e comunitaria. Il 9 novembre ricordiamo la notte dei cristalli accendendo le luci delle sinagoghe in segno di ricordo a quella distruzione che fu l'inizio del buio".

Le minacce

Lo scorso anno la senatrice a vita si era fatta fotografare all'ospedale Fatebenefratelli di Milano mentre riceveva la prima dose di vaccino. Un gesto per invitare la popolazione a vaccinarsi che però aveva scatenato una tempesta di odio in rete. Una vicenda che si è ripetuta in questi giorni sui social, dove sarebbe comparso un finto articolo di Repubblica in cui la senatrice a vita insultava i no vax, un falso che però ha scatenato le reazioni d'odio. Da qui la decisione di denunciare.

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