Incidente sul lavoro a Milano, operaio morto nel cantiere della metro 4: in tre a processo
LombardiaGli indagati sono accusati di omicidio colposo per la morte di Raffaele Ielpo, 42 anni, rimasto sepolto dai detriti il 13 gennaio 2020 mentre lavorava a 18 metri di profondità, in piazza Tirana
Sono stati rinviati a giudizio il datore di lavoro di Metro Blu scarl, il direttore e il coordinatore della sicurezza del cantiere, tutti accusati di omicidio colposo per la morte di Raffaele Ielpo, operaio di 42 anni rimasto sepolto da detriti il 13 gennaio 2020 mentre lavorava a 18 metri di profondità per la costruzione della nuova linea 4 della metropolitana, in piazza Tirana, a Milano. Il processo inizierà il 9 marzo davanti alla sesta penale.
Il rinvio a giudizio
Lo ha deciso il gup Stefania Donadeo al termine dell'udienza preliminare e a seguito dell'inchiesta coordinata dal pm Maura Ripamonti e dal pool guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano. Nel procedimento si contestano "negligenza, imprudenza, imperizia" e la "inosservanza di norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro". Il datore di lavoro, stando all'imputazione, avrebbe omesso di redigere il Piano operativo di sicurezza "completo nella parte relativa all'individuazione del rischio derivante da crolli in occasione di scavi in galleria, in caso di non idoneo consolidamento del terreno". E di "individuare e far attuare" idonee "misure di prevenzione o di mitigazione per ridurre al minimo il rischio". E in ogni caso "in relazione ai lavori di scavo cunicoli" non avrebbe predisposto "idonee armature o analoghe e ugualmente efficaci protezioni in modo da prevenire franamenti". Omissione quest'ultima contestata pure al direttore di cantiere. Il coordinatore per la sicurezza, poi, non avrebbe verificato la "idoneità del Piano operativo di sicurezza". A sgretolarsi era stata la volta della 'stanza', cunicolo di passaggio tra i due tunnel principali della M4. Ielpo, dipendente della Metro Blu, era stato investito da una pioggia improvvisa di pietre e cemento, mentre stava prendendo alcune misure. Prosciolta dal gup, invece, e per un motivo 'tecnico', una progettista che era imputata.