Milano, svastica alla Scala accanto a teca del tour in Russia

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Si tratta di una "gravissima provocazione" secondo il presidente dell'Anpi milanese Roberto Cenati e secondo Francesco Lattuada, presidente della sezione Anpi del teatro

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Una svastica è stata incisa sulla teca che nella sala Castelli del Teatro alla Scala contiene la balalaica e le locandine della tournée di orchestra e coro a Mosca. Della vicenda è stata avvisata la Digos. La sala si trova in un'area non accessibile al pubblico, vicino alla buca dell'orchestra. E' una stanza principalmente frequentata dai musicisti dell'orchestra e dell'accademia, e in questi giorni dai partecipanti dei concorsi per violino e clarinetto.

Anpi: "Gravissima provocazione"

Si tratta di una "gravissima provocazione" secondo il presidente dell'Anpi milanese Roberto Cenati e secondo Francesco Lattuada, presidente della sezione Anpi del teatro. Alcuni mesi fa un fatto simile, hanno ricordato, è "avvenuto nei ballatoi di palcoscenico su un monitor di servizio". "Siamo nuovamente a constatare la presenza di una mano vigliacca e vandalica nel luogo simbolo della cultura milanese. Chiediamo alle autorità competenti - aggiungono - di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto che offende profondamente tutti noi e Milano Città Medaglia d'Oro della Resistenza".

Il precedente

Una svastica era stata incisa la sera dello scorso 14 febbraio su televisori di servizio nel reparto dei macchinisti, fatto per cui il teatro aveva anche aperto una indagine interna, dato che l'apparecchio si trovava in una zona interdetta al pubblico.

La teca

I cimeli nella teca risalgono alla storica tournée del 1974 quando la Scala, dal 30 maggio al 26 giugno, portò al Bolshoi di Mosca la Messa da Requiem diretta da Claudio Abbado e cinque opere italiane (di cui Simon Boccanegra, Aida e la Cenerentola dirette dallo stesso Abbado, e Norma e Tosca da Francesco Molinari Pradelli) con interpreti del calibro di Monserrat Caballe, Placido Domingo e Piero Cappuccilli. 

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