L'ex informatore dei servizi segreti era stato condannato all'ergastolo per la strage, avvenuta a Brescia il 28 maggio 1974, in cui morirono 8 persone e ne rimasero ferite 102
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La Corte d'appello di Brescia ha rigettato l'istanza di revisione del processo avanzata da Maurizio Tramonte, l'ex informatore dei servizi segreti condannato all'ergastolo per la Strage di piazza della Loggia di Brescia del 28 maggio 1974 in cui morirono 8 persone e ne rimasero ferite 102. (A PROCESSO TOFFALONI E ZORZI)
Accolta la richiesta del procuratore generale
Accolta la richiesta del procuratore generale Guido Rispoli che durante l'udienza aveva sostenuto che "Tramonte è stato condannato per aver partecipato alla riunione di Abano Terme nella quale il 25 maggio 1974 fu decisa la strage. Partecipazione provata dalle sue dichiarazioni, dalle veline che consegnò ai servizi segreti e dalle dichiarazioni dei testimoni che dissero di avercelo accompagnato, ma anche che raccolsero la sua confessione circa la sua partecipazione".