I manifestanti sono partiti questa mattina da largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco. In piazza Città di Lombardia, blindata dalle forze dell’ordine schierate dietro le transenne, la folla si è disposta a semicerchio su via Melchiorre Gioia
“Non chiamatelo maltempo” è il cartello sul fronte del colorato risciò che apre il corteo dei Fridays for Future a Milano. Sono in 10mila, spiegano gli organizzatori, a manifestare, partiti questa mattina da largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco. Sono prevalentemente studenti, ma anche alcune famiglie (LA MANIFESTAZIONE A TORINO).
La manifestazione
Variopinti i visi dei ragazzi, come i loro cartelli: tra i disegni del mondo in fiamme, si legge: 'Se non ora, quando? Se non noi, chi?'; 'Agenda climatica ora'; e ancora 'Basta guerra, alternanza e disastri ambientali'. Non mancano gli abituali striscioni, come: 'Se il ghiaccio si scioglie, come lo facciamo il mojito?'. Tra le fila della mobilitazione spiccano anche bandiere della pace. Dalle finestre di case e uffici si affacciano al passaggio del corteo, richiamati dalla musica e dai cori, e vengono sollecitati dagli studenti a scendere in strada e unirsi all'iniziativa. Giunti a destinazione, piazza Città di Lombardia è blindata dalle forze dell'ordine, schierate dietro le transenne. Quindi la folla si dispone a semicerchio su via Melchiorre Gioia ed esulta: "Abbiamo dimostrato che nessuno può fermarci".