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Lodi, lancia sassi contro le auto sulla A1: convalidato l'arresto

Lombardia

Per il 22enne, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il giovane resta indagato per interruzione di pubblico servizio e tentato omicidio

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È stato convalidato questa mattina in tribunale a Lodi, nel processo per direttissima per resistenza a pubblico ufficiale, l'arresto del 22enne egiziano che ieri ha lanciato sassi sulle auto in transito sull'autostrada del Sole, dando in escandescenza tanto che la polizia lo ha bloccato utilizzando il taser. È stata quindi disposta la custodia cautelare in carcere.

Le accuse al 22enne

Il giovane, migrante con il permesso di soggiorno scaduto e precedenti di polizia, rimane sotto indagine, ora, per le ipotesi di interruzione di pubblico servizio e tentato omicidio. Il giovane, infatti, per raggiungere l'autostrada del Sole in un tratto in aperta campagna, ha bloccato il treno Frecciarossa Reggio Calabria-Milano sul quale viaggiava, azionando il freno di emergenza.

Il 22enne: “Volevo qualcuno con cui parlare”

"Volevo fare del male a me", ha detto il giovane fermato appena entrato in aula in Tribunale per il processo per direttissima. "Volevo qualcuno con cui parlare ma non si fermava nessuno. Volevo fare del male a me. Ho capito quello che ho fatto: sono disponibile a risarcire lavorando anche dal carcere", ha aggiunto raccontando al giudice Eliana Capursi che alla stazione di Firenze Santa Maria Novella qualcuno gli aveva rubato il telefono. "Mi hanno fatto tante cose brutte - ha proseguito – Allora ho deciso di prendere il treno per andare a Milano da mio zio per prendere dei soldi". Ma lo zio gli avrebbe detto che non era disposto né ad accoglierlo e nemmeno ad ascoltarlo. Nel corso dell'udienza di convalida, la pm Antonella Dipinto lo ha definito “pericoloso e aggressivo". Il prosieguo del processo è stato fissato, sempre in Tribunale a Lodi, per il prossimo 9 settembre. A fine udienza, rivolgendosi al suo difensore, Rodolfo Ercoli, il giovane ha chiesto: "Si è fatto male qualcuno?".

La difesa: "Chiederemo abbreviato con perizia psichiatrica"

"Chiederemo il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica", ha spiegato all'ANSA l'avvocato difensore. Nei confronti del 22enne il giudice di Lodi Eliana Capursi, durante il processo per direttissima, ha convalidato l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale, il solo reato al momento contestato, in attesa che la Procura formuli ulteriori accuse come il tentato omicidio e la violenza privata. Stamane in aula, il ragazzo è apparso timido e quasi disorientato. Al collo, una ferita di 8 centimetri, lunga quanto il taglierino che agitava in autostrada minacciando atti di autolesionismo. Il legale dovrebbe presentare istanza per una prima visita psichiatrica non appena il 22enne verrà tradotto in carcere. 

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