Sicurezza a Milano, Ferragni: “Il mio era uno sfogo, sono orgogliosa di Sala”

Lombardia

L'infuencer si era detta "angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci” in città. "Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più, ma non condivido quello che dice”, è stata la risposta del primo cittadino

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Getta acqua sul fuoco l'influencer Chiara Ferragni dopo la presa di posizione sul problema sicurezza a Milano nella quale ha chiamato in causa anche il sindaco Giuseppe Sala.

Il chiarimento di Ferragni: “È stato lo sfogo di una cittadina privilegiata”

Nei giorni scorsi si era detta "angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano" e si era appellata al sindaco Sala, che a sua volta aveva fatto sapere di non volerle rispondere se non con il lavoro e di non condividere le parole dell'imprenditrice. Ferragni è tornata oggi sull'argomento per precisare: "Sono orgogliosa che Beppe Sala confermi di essere ancora di più al lavoro sul tema della sicurezza a Milano, la sua attenta e pronta risposta rafforza la fiducia che ho nelle istituzioni. Il mio sfogo - ha chiarito Ferragni - è stato quello di una cittadina privilegiata che vuole dare voce a un sentiment ormai diffuso a Milano e figlio di diverse esperienze personali. Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono. Credo in una collaborazione costruttiva e concreta perché anche se si hanno opinioni diverse, poi ci accorgiamo di avere a cuore sempre il bene comune", ha sottolineato l'influencer.

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Le parole di Sala

Per il sindaco Sala quella di Chiara Ferragni, aveva detto, "è un'opinione". "Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più, non condivido quello che lei dice ma capisco che sia un tema delicato e che c'è una sensibilità della città, questo è un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano con i sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all'ordine del giorno. Cercheremo di fare ancora di più, non per deresponsabilizzarci ma precisando che la sicurezza dipende anche dall'opera del ministero". Sala aveva aggiunto che in questi giorni risentirà il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. 

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