Alberto Torregiani a Battisti: "Scriva ai suoi amici in Francia"

Lombardia

Il figlio di Pierluigi Torregiani, il gioielliere ucciso dai Pac di Battisti a Milano nel 1979, ha commentato la lettera dell'ex terrorista ad alcuni quotidiani in cui scrive: "Non pretendo di mettermi nei panni delle vittime, mi sembrerebbe un insulto alla decenza: ma potrei tentare di assumere una parte del loro dolore se me lo permettessero"

ascolta articolo

"Scriva ai suoi amici in Francia, perché si confrontino con la verità". Lo sostiene Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere ucciso dai Pac di Cesare Battisti (CHI È - LE FOTO DELLA CATTURA - IL VIDEO DEL PEDINAMENTO - LE REAZIONI) a Milano nel '79, e per il cui omicidio l'ex terrorista si trova in carcere, commentando una lettera scritta da Battisti ad alcuni quotidiani. "Non pretendo di mettermi nei panni delle vittime - scrive Battisti -, mi sembrerebbe un insulto alla decenza: ma potrei tentare di assumere una parte del loro dolore se me lo permettessero". "Basta scrivere ai giornali - ha risposto Torregiani - agisca".

Estradizione negata a Bergamini

Tra gli ex terroristi per i quali la Francia ha negato nei giorni scorsi l'estradizione vi è Luigi Bergamini, condannato per concorso morale negli omicidi commessi da Cesare Battisti del maresciallo Antonio Santoro e dell'agente Andrea Campagna commessi nel '78 e '79. A febbraio la Corte di Cassazione aveva deciso che non fosse prescritta la pena per l'omicidio Santoro (quella per il delitto Campagna era stata dichiarata prescritta nel 2008) e l'ex terrorista dovrebbe scontare 16 anni e 11 mesi. Un'ordinanza del giudice di Sorveglianza di Milano aveva dichiarato il 30 marzo 2021 la "delinquenza abituale" di Bergamin (confermata poi in Cassazione).

cesare_battisti_combo

vedi anche

Cesare Battisti: omicidi, condanne, fuga, arresto e ritorno in Italia

Milano: I più letti