Omicidio Laura Ziliani: le due figlie e Mirto in aula per l'udienza preliminare

Lombardia

Paola e Silvia Zani sono accusate, assieme a Mirto Milani, di aver stordito la madre con farmaci a base di benzodiazepine e poi di averla soffocata. I tre nelle scorse settimane hanno ammesso le loro responsabilità

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È iniziata in tribunale a Brescia l'udienza preliminare per Paola e Silvia Zani e per Mirto Milani, i tre accusati dell'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa di Temù, nel Bresciano. Le due sorelle (figlie della vittima) e Milani, fidanzato della maggiore, in carcere dal settembre scorso, stamani erano presenti in aula. I tre, per la prima volta insieme a distanza di nove mesi dal giorno dell'arresto, nelle scorse settimane hanno confessato.

L'omicidio di Laura Ziliani

Laura Ziliani, 54 anni e vedova dal 2012 da quando il marito morì travolto da una valanga, è stata uccisa l'8 maggio di un anno fa, prima stordita con benzodiazepine e poi strozzata a mani nude, come hanno confessato i tre coinvolti. Il cadavere era stato ritrovato esattamente due mesi più tardi nascosto tra la vegetazione vicino al fiume Oglio nel paese dell'Alta Vallecamonica a poca distanza da una fossa che, hanno scoperto le indagini, gli accusati avevano scavato con l'intento di seppellire il corpo della donna, cambiando idea solamente quando si erano accorti della difficoltà a coprire di terra l'improvvisata tomba.

L'udienza

Nel giorno dell'udienza preliminare Mirto Milani, Paola e Silvia Zani, il primo tenuto a distanza dalle due sorelle, hanno deciso di essere presenti all'appuntamento in tribunale. Sono stati portati dal carcere, dove sono rinchiusi dal 24 settembre scorso, all'aula del tribunale, dove erano presenti anche i due fratelli della vittima. Assente, invece, l'anziana madre di Laura Ziliani - la prima che un anno fa dubitò fin da subito delle nipoti - e la terza figlia dell'ex vigilessa. I quattro si costituiranno parte civile nel processo che ancora però non si sa quando inizierà. Il gup del tribunale Gaia Sorrentino si è infatti riservata di decidere sul rinvio a giudizio dei tre, accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere. L'udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 4 luglio. Nel frattempo il pm Caty Bressanelli dovrà depositare l'integrazione ad alcuni atti di indagine svolta, mentre la difesa dei tre indagati ha chiesto la trascrizione degli interrogatori nei quali tra il 25 e il 27 maggio scorsi, Mirto Milani, Paola e Silvia Zani hanno confessato. Al momento, invece, i difensori dei tre indagati non hanno chiesto alcuna perizia sulla capacità dei loro assistiti di stare a processo. Al termine dell'udienza, nessun commento da parte dei difensori degli accusati, così come sono rimasti in silenzio anche i legali di parte civile e i due fratelli di Laura Ziliani, visibilmente provati e contrariati dopo l'incontro in aula con le nipoti.

Una foto di Laura Ziliani presa dal suo profilo Facebook, 12 agosto 2021. Una ciste sotto il piede destro: è bastato questo elemento a stabilire che il corpo ritrovato domenica a Tenù, in provincia di Brescia, è proprio dell'ex vigilessa 55enne scomparsa lo scorso 8 maggio. È quanto emerge dall'autopsia. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Serve un'analisi degli organi interni per valutare l'ipotesi avvelenamento. Il cadavere aveva anche gli orecchini riconosciuti dai parenti. FACEBOOK LAURA ZILIANI

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