Milano, Liliana Segre e Chiara Ferragni visitano Memoriale della Shoah

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"Quando i testimoni oculari non ci saranno più - ha affermato la senatrice a vita -, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?"

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Dopo l'incontro privato a casa di Liliana Segre, Chiara Ferragni ha accolto l'invito della senatrice e si è recata insieme a lei al Memoriale della Shoah a Milano in piazza Edmond Jacob Safra. "La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone", ha commentato Liliana Segre.

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L'invito

La senatrice ha invitato Chiara Ferragni per far sì che anche i suoi followers conoscessero la storia del Memoriale, sorto nel luogo da cui tra il 43 e il '45, di notte perché non li vedesse nessuno, nazisti e fascisti costringevano gli ebrei milanesi, uomini, donne e bambini, a salire a bordo di quelle anguste carrozze con le grate di ferro ai finestrini: a botte, colpi di calcio di fucile, tra i latrati dei cani resi inferociti. Destinazione, per quasi tutti, la morte.

Liliana Segre: "Incontro tra generazioni e passaggio di testimone"

"Quando i testimoni oculari non ci saranno più - ha affermato Liliana Segre -, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?". La senatrice ha sottolineato che "il Memoriale della Shoah ha ormai qualche anno, ha aperto per la prima volta al pubblico nel 2013, ma ancora, persino a Milano, ci sono persone che non lo conoscono o non sanno esattamente cosa sia o dove sia. Particolarmente preoccupante è scoprire che moltissimi taxisti non ne siano a conoscenza: se nemmeno chi ci porta le persone sa di cosa stiamo parlando vuol dire che dobbiamo attivarci diversamente. Per questo - ha proseguito la senatrice a vita - ho pensato a Chiara Ferragni, che non solo ha un seguito enorme, ma già prima di conoscerla mi sembrava una donna di spessore. Dopo averla incontrata, prima a casa mia e poi in visita al Memoriale, ho potuto conoscere la sua curiosità e disponibilità a mettersi a servizio di questa mia richiesta".

Chiara Ferragni: "Lezione di vita, di umanità e di attivismo"

"Grazie a Liliana che da donna a donna mi ha dato una lezione di vita, di umanità e di attivismo. Diciamo no all'indifferenza", ha scritto Chiara Ferragni sulla sua pagina Instagram. "Oggi voglio condividere questa mia esperienza invitando tutti a visitare il Memoriale della Shoah a Milano (in Stazione Centrale) per vedere, pensare, agire. Qualche giorno fa la senatrice mi ha portato alla scoperta di un luogo del quale non conoscevo nulla, il memoriale della Shoah a Milano", aggiunge Chiara Ferragni. "Ascoltare dalla voce di Liliana, come dice lei 'da nonna a nipote', la storia di chi è stato perseguitato in questo luogo a pochi passi da casa mi ha fatto soffrire e soprattutto riflettere - ha osservato -. Ho capito quanto le persecuzioni che spesso pensiamo siano lontane da noi nel tempo e nella geografia, si siano invece consumate sotto casa nostra, sotto gli occhi indifferenti di molti nostri concittadini. In questo luogo ho imparato quanto restare indifferenti all'odio e alla violenza sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio".

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