Secondo quanto spiegato dal docente, il ministero nella nota numero 8 “La via ferrata” attribuisce il “femminil lamento” citato dall'autore ai “fili del telegrafo emettono un suono che talora pare lamentosa voce di donna”, ma in realtà, ha sottolienato il professor Francesco Uberti, non è così e il lamento viene paragonato dal poeta al treno. Il dicastero dell'Istruzione ha però precisato "che le note non sono state elaborate dagli estensori della traccia, ma sono tratte dall’edizione citata come fonte"
Un docente che insegna in una scuola superiore a Orzinuovi, nel Bresciano, ha scoperto un errore in una delle tracce proposte per il tema di italiano della prima prova della Maturità, che si è tenuta ieri. Sotto accusa è finita la nota del ministero in merito al 'femminil lamento' di Pascoli.
L'errore nella traccia per il tema su Pascoli
"Il Ministero nella nota numero 8 della poesia di Pascoli 'La via ferrata' attribuisce il 'femminil lamento' citato dall'autore al fatto che i 'fili del telegrafo emettono un suono che talora pare lamentosa voce di donna' ha spiegato al Giornale di Brescia il professor Francesco Uberti. "In realtà non è così. Il lamento viene paragonato da Pascoli al treno e non al telegrafo" ha precisato il docente di italiano del liceo di Orzinuovi nel Bresciano.
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La precisazione del ministero dell'Istruzione
Il Ministero dell'Istruzione, in riferimento al presunto errore, ha precisato che "le note non sono state elaborate dagli estensori della traccia, ma sono tratte dall’edizione citata come fonte. Nel caso della poesia “La via ferrata”, la nota in questione è tratta da “Poesie” di Giovanni Pascoli, Garzanti, Milano, 1994, note a cura di Maurizio Cucchi, poeta, critico letterario, traduttore e pubblicista italiano".