Siccità in Lombardia, Enel: “L’acqua per l’uso agricolo è finita”

Lombardia
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È stato annunciato in commissione congiunta lombarda di Agricoltura e Montagna. Agli operatori del settore idroelettrico la Regione ha chiesto per i prossimi 10 giorni di far confluire nel lago di Como 4 milioni di metri cubi d’acqua in media al giorno e 900mila metri cubi nel lago d’Iseo 

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"L'acqua è agli sgoccioli: tutta la disponibilità è stata impiegata" dagli operatori del settore idroelettrico "per coprire la necessità del comparto agricolo nei prossimi 10 giorni". Ma "è stato fatto tutto il possibile. L'acqua è finita. Tutta quella a disposizione è stata ripartita nel tempo richiesto". È quanto ha riferito il legale rappresentante di Enel, Giovanni Rocchi, in audizione alla commissione congiunta di Agricoltura e Montagna di Regione Lombardia, convocata in via straordinaria per la grave crisi idrica e all'emergenza siccità.

La situazione

Agli operatori del settore idroelettrico la Regione ha chiesto, per i prossimi dieci giorni, di far confluire nel lago di Como 4 milioni di metri cubi d'acqua in media al giorno e 900mila metri cubi d'acqua nel lago d'Iseo. In particolare, ha spiegato Rocchi, per i laghi in Valtellina "già da tempo abbiamo dato disponibilità per 500mila metri cubi d'acqua al giorno. Di più non possiamo fare su quest'asta: le risorse sono esaurite". Sui laghi della Valcamonica, nei tavoli "è stato stabilito di rilasciare 900mila metri cubi al giorno medi settimanali" che "per ora sono sufficienti". Per i fiumi Serio e Brembo "la disponibilità data è rispettivamente di 250mila e 200mila metri cubi d'acqua per i prossimi dieci giorni". La situazione, spiega ancora Rocchi, "impatta molto sulla nostra attività". Roberto Scottoni, responsabile impianti idroelettrici di A2A, ha aggiunto che la società "sta turbinando e rilasciando acqua per 3 milioni di metri cubi al giorno nell'arco della settimana. Pari al 75% della richiesta. Riteniamo di aver fatto uno sforzo importante". Mauro Bonanni, responsabile adeguatezza operativa di Terna ha sottolineato che "la scarsità delle risorse idriche tocca anche la capacità della produzione idroelettrica", ma "le attuali informazioni non ci fanno prevedere rischi nell'immediato". L'intento, ha spiegato l'assessore a Enti locali e Montagna Massimo Sertori, è "contenere i danni che sicuramente ci saranno" e "salvare il primo raccolto".

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