Blitz dopo rissa in via Bolla a Milano, sequestrate mazze e coltello

Lombardia
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Sul posto un ingente schieramento di forze dell'ordine con la presenza di un elicottero. Secondo quanto appreso, sono state trovate mazze, bastoni e qualche coltello, ma non armi da fuoco

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Operazione di polizia stamani in via Bolla a Milano dove il 10 giugno scorso una sessantina di persone si sono affrontate in una maxi rissa tra due fazioni opposte di residenti negli alloggi popolari. Sul posto un ingente schieramento di forze dell'ordine con la presenza di un elicottero: l'operazione ha visto l'impiego del reparto mobile, del reparto prevenzione crimine Lombardia, dell'ufficio Immigrazione e della divisione Anticrimine, delle unità cinofile della questura, della polizia stradale, della polizia Scientifica, dei Carabinieri, dei vigili del fuoco e della polizia Locale. Nel fascicolo di indagine, coordinato dal procuratore aggiunto di Milano Laura Pedio e dal pm Sara Arduini, che ha portato alle perquisizioni viene contestato il reato di rissa aggravata dall'uso di armi. Tre persone sono state denunciate, una per detenzione abusiva di armi (un coltello) e due per ricettazione

Sono otto, al momento, le perquisizioni in corso a Milano nelle case popolari in via Bolla, dove il 10 giugno scorso si ? verificata una maxi rissa tra abitanti rom e italiani, 17 giugno 2022. Cinque sono quelle delegate dall'autorit? giudiziaria alla Polizia di Stato, e altre sono in corso di iniziativa da parte degli investigatori. Contestualmente sono in corso anche cinque sgomberi, al momento limitati ai nuclei familiari dove si trovano indagati perquisiti, che sono stati portati in Questura per accertamenti. Secondo quanto appreso sul posto, sono state trovate mazze, bastoni e qualche coltello, ma non armi da fuoco. ANSA/ MATTEO CORNER
Operazione di sgombero da parte delle forze dell’ordine in via Bolla - ©Ansa

Le perquisizioni e gli sgomberi

Le perquisizioni sono svolte dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica, e riguardano sia appartamenti sia altre aree di ertinenza del condominio, come i parcheggi adiacenti al civico 40 di via Bolla. Le indagini, dopo la rissa avvenuta proprio nel parcheggio e in strada, sono state condotte dalla Squadra mobile e dal Commissariato Bonola, competente per quella zona della città, il Gallaratese. Sono state complessivamente otto le perquisizioni, di cui cinque delegate dell'Autorità giudiziaria, effettuate durante il servizio predisposto dal questore Giuseppe Petronzi. "Nel corso dell'attività - spiega la Questura - svolta anche a seguito delle determinazioni assunte in Comitato dell'ordine e della sicurezza pubblica, sono stati sgomberati sei appartamenti occupati abusivamente da 12 persone". In nove sono stati accompagnati in Questura per accertamenti. Due veicoli sono stati sequestrati dagli agenti della Polizia Stradale e dalla Polizia Locale perché sprovvisti di assicurazione 

La situazione in via Bolla

Durante l'intervento inoltre è scoppiata una lite tra gli abitanti del palazzo al civico 40. Tra i residenti di origine bosniaca c'è stato un rimpallo di accuse sulla colpa degli scontri che hanno portato all'intervento della polizia. Le forze dell'ordine si sono schierate, a una certa distanza, per monitorare la situazione.

"Dopo il casino ci hanno detto che se fosse arrivata la polizia a sgomberare, ci avrebbero fatto saltare in aria. Lo hanno detto ripetutamente. Adesso la polizia è arrivata e non sappiamo se essere contenti o no". E' quanto hanno affermato due uomini residenti nei palazzi. "Non è giusto che andiamo di mezzo per colpa di pochi che commettono reati", replica un residente rom del quartiere. "Io lavoro, pago i contributi da 15 anni - racconta - e ora verrò sgomberato perché sono abusivo e non so dove andare con la mia famiglia".

Sono otto, al momento, le perquisizioni in corso a Milano nelle case popolari in via Bolla, dove il 10 giugno scorso si è verificata una maxi rissa tra abitanti rom e italiani, 17 giugno 2022. Cinque sono quelle delegate dall'autorità giudiziaria alla Polizia di Stato, e altre sono in corso di iniziativa da parte degli investigatori. Contestualmente sono in corso anche cinque sgomberi, al momento limitati ai nuclei familiari dove si trovano indagati perquisiti, che sono stati portati in Questura per accertamenti. Secondo quanto appreso sul posto, sono state trovate mazze, bastoni e qualche coltello, ma non armi da fuoco.
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Operazione di sgombero da parte delle forze dell’ordine in via Bolla - ©Ansa

Fontana: "Spero si arrivi a sgombero totale abusivi"

"FInalmente si mette mano a questa situazione di illegalità. Mi auguro che si arrivi allo sgombero di tutti gli abusivi". Così il presidente lombardo Attilio Fontana arrivato in via Bolla a Milano. "Forse prima non c'erano le condizioni per un'operazione del genere", ha aggiunto Fontana sottolineando che la maxi rissa di settimana scorsa "ha chiarito quale è la situazione", e quindi l'operazione odierna "non si poteva più rinviare se si voleva mantenere un minimo di legalità". Insomma, "credo si debba iniziare a sgomberare chi occupa abusivamente questi immobili e che di loro se ne occupino i servizi sociali - ha concluso - e che qui dentro ci vivano persone che hanno il diritto di viverci".  "Ho sentito il questore Giuseppe Petronzi e l'ho voluto ringraziare. Mi ha assicurato che l'operazione sta andando avanti", ha aggiunto il governatore lombardo. "Tutta la Lombardia ringrazia gli agenti per l'attività che stanno facendo", ha detto Fontana sottolineando che "la situazione è questa perché non c'è mai stata la possibilità di realizzare questi sgomberi e di realizzare quella razionalizzazione che è necessaria".

La presidente del Municipio 8: "Qui succede di tutto"

"Qui in via Bolla siamo di fronte a una situazione annosa, in queste case succede di tutto, spaccio, furti e illegalità diffusa non più risolvibile con qualche sgombero". Lo afferma Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8, la circoscrizione cittadina in cui si trova via Bolla. "La Regione Lombardia ha promesso una riqualificazione totale, lo aveva già promesso, speriamo sia la volta buona".

La vicesindaco Anna Scavuzzo: "Palazzi vanno abbattuti"

Quella di questa mattina "è una prima operazione, di cui ringraziamo la Questura, che ha avuto come obiettivo anche quello di approfondire i fatti dell'altro giorno. Dopodiché, al di là degli sgomberi, questi palazzi vanno abbattutti e ricostruiti". Così la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, in visita in via Bolla a Milano. "Non è vero che le case popolari sono luoghi infernali, dipendono da come vengono gestite", ha aggiunto Scavuzzo facendo notare le differenze tra gli stabili comunali gestiti da Metropolitana Milanese (Mm) e quelli gestiti dall'agenzia regionale di edilizia residenziale Aler. Ad ogni modo "non è il tempo delle polemiche - ha spiegato - bisogna mettersi intorno a un tavolo. Regione e Aler si sono dette disponibili, però ora bisogna passare dalla parole ai fatti". Perché "ci sono delle persone da riassegnare e altre che devono essere mandate via. Si potrà essere più o meno rigidi - ha osservato Scavuzzo - ma qua ci sono delle persone che devono essere allontanate e delle altre che però non possiamo buttare in mezzo alla strada". Per questo "dobbiamo trovare una quadra con Regione Lombardia - ha concluso - perché non possono nemmeno chiederci di occuparci noi di tutti". 

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