Como, infermiera malata di cancro cerca il padre per curarsi

Lombardia
©Ansa

Daniela Molinari, dopo aver trovato la madre biologica, ora ha bisogno del Dna del padre per perfezionare la cura a cui si è sottoposta, ma l'uomo si sarebbe rifiutato di aiutarla

ascolta articolo

Daniela Molinari, l'infermiera nata a Como che cercava la madre biologica per tracciare il Dna e potersi sottoporre a una cura sperimentale contro il cancro, ora ha bisogno del padre. La terapia sperimentale a cui si è sottoposta in un ospedale a Houston, negli Stati Uniti, necessita infatti di un “terzo tassello”, come lo ha definito la donna in un’intervista a La Provincia di Como: “Il ragionamento è semplice. Servono tre tasselli per la cura, se con due - il mio e quello di mia mamma - non bastano, mi serve il terzo, quello di mio padre”.

La ricerca del padre

La storia dell’infermiera, nata da una violenza, abbandonata e poi adottata, ebbe una grande eco mediatica quando lanciò un appello per trovare la madre. Quest’ultima, una volta rintracciata, si rifiutò in un primo momento di aiutarla, per poi accettare il prelievo a patto di non conoscere la figlia. Ora, Daniela Molinari si è messa alla ricerca del padre biologico, il cui Dna serve per perfezionare la cura a cui è sottoposta. Come riferito dal quotidiano, da un’analisi genetica condotta su myheritage.it, la donna ha trovato una traccia che porta a un lontano parente in Francia, quindi a un nucleo familiare in Liguria imparentato con uno residente sul lago di Como. Dopo aver raccolto campioni di Dna, l’infermiera ha trovato un fratellastro, che l'avrebbe portata a quello che, con ogni probabilità, sarebbe suo padre. Tuttavia, così come accaduto con la madre, anche in questo caso, alla richiesta di un prelievo, la risposta che la donna ha ricevuto sarebbe stata, al momento, negativa.

Foto di Daniela Molinari presa dai profili social. Sarebbe bastato un prelievo di sangue, totalmente anonimo, per dare una speranza di vita alla figlia che aveva abbandonato appena nata e che non ha mai visto, ma la madre di Daniela - infermiera 47enne malata di tumore, cui è stata consigliata una cura sperimentale per cui serve il dna di un genitore, e che per questo aveva cercato la donna disperatamente - ha detto di no. Daniela aveva lanciato un appello dalle pagine de 'La Provincia di Como', e si era rivolta ai giudici per risalire all'identità della donna che l'aveva data alla luce il 26 marzo 1973 all'orfanotrofio delle suore di Rebbio, nel comasco, dove aveva poi trascorso 2 anni prima di essere adottata. Daniela, che lavora in psichiatria a Milano, è riuscita ad avere accesso al suo fascicolo, scoprendo che la madre non solo aveva preferito non essere nominata, ma aveva anche richiesto il ritiro della documentazione sanitaria. Ma poi il tribunale dei minori ha trovato la cartella clinica e lì il nome della donna c'era, ma non è bastato: la donna  non ha intenzione di rinunciare all'anonimato, ha rifiutato di sottoporsi al prelievo e non 
 è possibile disporne uno coattivo. SOCIAL DANIELA MOLINARI ++++++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++  ++HO – NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

leggi anche

Infermiera malata di tumore, la madre biologica decide di aiutarla

Milano: I più letti