Si tratta di una poltrona di cristallo che l’autore ha realizzato per Santambrogio Milano, con un design in pieno stile Bauhaus e fatto di materiale eco-friendly e riciclabile al cento per cento
Si intitola ‘Seat or Read?’ la poltrona di cristallo firmata Lorenzo Marini (artista italiano che vive e lavora fra Milano, Los Angeles e New York) per Santambrogio Milano, in occasione della Milano Design Week. Al termine della rassegna sarà presentata a New York e a Miami presso gli showroom del brand.
L’opera
Le lettere di Lorenzo Marini, disciolte dalla propria funzione intrinseca, si posano su un quadro di cristallo, anche schienale della seduta, sconfinando le mere finalità comunicative dell’arte e raggiungendo così una nuova dimensione tangibile. Un mutamento dell’esperienza percettiva e relazionale in cui l’arte, da oggetto collocato all’interno di uno spazio, diventa lo spazio stesso. Un design lineare ed essenziale in pieno stile Bauhaus, fedele ai principi di funzionalismo e purismo formale che caratterizzano tutta la produzione ventennale del brand Santambrogio Milano, specializzato interamente nel design e nell’architettura in cristallo. Le forme geometriche della seduta sono plasmate dalla razionalità e dalla leggerezza del cristallo, materiale eco-friendly e riciclabile al 100 per cento. L’attenzione rivolta alla sostenibilità ambientale si estende anche alla stampa, realizzata esclusivamente con vernici ecologiche. Il taglio del vetro a getto d’acqua è il procedimento a freddo impiegato per la produzione della seduta: questo implica l’assenza di calore che possa alterare le caratteristiche chimico – fisiche del cristallo.
L’artista: “Abituati a vedere arte come intoccabile, ho capovolto paradigma”
“Siamo abituati a vedere l’arte come qualcosa di intoccabile. Qualcosa da appendere alla parete e guardare con rispetto.” - dichiara Lorenzo Marini - “Ho voluto capovolgere questo paradigma trasformando la mia opera ‘Snowtype’ (una nevicata di lettere liberate), in uno spazio-seduta e l’ho fatto con il materiale che più di ogni altro ha in sé tutta la luce del mondo: il cristallo.” – conclude.