L'uomo è anche accusato di aver tentato di uccidere il figlio 18enne, intervenuto per difendere la madre
E' stato rinviato a giudizio il manager di 42 anni accusato di aver ucciso la moglie di 48 anni e tentato di uccidere il figlio 18enne. L'omicidio avvenne nel giugno 2021 ad Arese, in provincia di Milano, nell'appartamento della coppia di origine messicana. Lo ha deciso questa mattina il gup Aurelio Barazzetta, in sostituzione della giudice Anna Calabi, accogliendo la richiesta del pm.
L'omicidio
Come stabilito dall'autopsia, la donna è morta soffocata. Il 42enne quella notte ha tentato di uccidere il figlio, intervenuto per difendere la madre; il ragazzo si è salvato solo "per il tempestivo intervento" del fratello minore. Nel corso delle indagini coordinate da Giovanni Tarzia, i tre figli della coppia hanno parlato a lungo e hanno rappresentato il manager, difeso dall'avvocato Iacopo Viola, come "un uomo violento". Le violenze, hanno raccontato, erano iniziate all'epoca in cui la famiglia viveva in Messico ed erano poi proseguite dopo il trasferimento in Italia.