Molestie sessuali su bambine in maneggio, 26enne condannato a 5 anni e 4 mesi a Milano

Lombardia

Vittime quattro bambine tra i 5 e i 9 anni. Gli episodi sono avvenuti in un centro ippico alle porte di Milano tra il febbraio 2018 e il novembre 2019

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È stato condannato a 5 anni e 4 mesi il 26enne a processo con rito abbreviato con l'accusa di avere molestato quattro bambine, tra i 5 e i 9 anni, in un maneggio alle porte di Milano, tra il febbraio 2018 e il novembre 2019. A deciderlo è stato il gup di Milano Vincenza Maccora che non ha riconosciuto la minore gravità dei fatti evidenziata dalla procura. I pm avevano chiesto infatti un anno di reclusione per il giovane, cosa che aveva sollevato disappunto e critiche da parte dei genitori e dei loro legali.

La condanna

Il gup ha anche disposto per il 26enne le interdizioni di rito e il divieto di avvicinamento per un anno ai luoghi frequentati dai bimbi. Inoltre dovrà versare 15 mila euro per ciascuna delle due vittime più grandi e 30 mila per quella più piccola. Una quarta bimba non si è costituita parte civile.

Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra febbraio 2018 e novembre 2019, tutti all'interno del centro ippico alle porte del capoluogo lombardo dove le bambine frequentavano un corso di equitazione. L'uomo, che frequentava il posto perché proprietario di uno dei cavalli, le avrebbe spinte, in più occasioni, all'interno della selleria per molestarle, e brandendo un coltello, avrebbe minacciato di ucciderle se avessero raccontato le violenze.

Il commento di una delle madri

"Sono stati tre anni di battaglia - ha detto una delle mamme delle bambine in lacrime -. Non è una questione di anni o mesi, queste sono cose che non devono accadere. Il giudice - ha aggiunto la donna - ha saputo riconoscere e capire quello che è stato il reato". "Mia figlia non sta ancora bene - ha proseguito - ed è seguita da due dottoresse. Ha ancora gravi disturbi per lo stress e molta paura poiché è stata minacciata pure con un coltello".

"Siamo soddisfatti - ha affermato l'avvocato Solange Marchignoli -. È stata una sentenza sofferta che mi ha emozionata".

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