Giornata mondiale autismo, alla villa Reale di Monza la mostra Autopop

Lombardia

L’esposizione, che apre al pubblico sabato 2 aprile, è organizzata dall’Associazione FacciaVista Onlus e M.Ar.Co. Monza Arte Contemporanea

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Sabato 2 aprile 2022, in occasione della giornata WAAD (World Autism Awareness Day), la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, l’Associazione FacciaVista Onlus e M.Ar.Co. Monza Arte Contemporanea inaugurano la mostra Autpop. Autismo e popcorn presso le Ex Sale Consiliari della Villa Reale di Monza. 

Si tratta di un progetto espositivo nato a seguito del laboratorio artistico che il prof. David De Carolis ha tenuto presso la Casa Francesco di Vedano al Lambro dove 8 ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico, di età compresa tra i 16 e i 29 anni, hanno realizzato, attraverso un percorso progressivo di 4 anni che ne ha evidenziato le capacità artistiche, la serie di opere che ora trova felice occasione espositiva presso gli ambienti della Reggia monzese. 

Il progetto

Accettando i limiti formali e di contenuto di questi dipinti, il merito di questo lungo e appassionato lavoro progettuale è proprio nell'essere riusciti a ottenerli e a esporli. Opere viste come segno di “un miracolo” operativo che evidenzia, attraverso l’insistenza e la fiducia, attente e misurate, come attraverso la libertà espressiva offerta dalle tecniche artistiche, e dall’arte in genere, sia stato possibile far esprimere i ragazzi in modo autonomo. Le “opere sono, quindi, soglie che attraversano dimensioni, punti che uniscono chi è lontano, strade che correlano mondi diversi le cui distanze diventano più corte, in cui tutto può essere più raggiungibile”. Il mondo “chiuso” dell’autismo con l’arte si può aprire e così i ragazzi hanno saputo non solo trovare un elemento di forte motivazione personale e connotazione individuale, ma anche agire su un tempo condiviso e collettivo, plurale e multiplo. Sembra questo scontato eppure è segno di uno sforzo che, attraverso la “bellezza conciliante dei gesti misurati”, ha portato alla verifica di uno spazio inclusivo, fronte e approdo della forza di una personalità che, una disabilità difficile e complessa, mette in ombra. I “ragazzi si riflettono nelle opere e le opere sono riflesso dei ragazzi”, incontro felice e intenso del loro talento e dei loro interessi che sono usciti allo scoperto recependo e interagendo con quello degli altri.

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