Covid, il Comune di Milano sospende dal 10 gennaio il dopo scuola in asili e nidi

Lombardia
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La decisione è dovuta all’ingresso della Lombardia in zona gialla e al significativo aumento dei contagi tra educatori ed educatrici. Il vicesindaco Anna Scavuzzo: “L’obiettivo è di assicurare il più possibile il servizio ordinario. L’obbligo vaccinale e l’incremento dei casi hanno comportato molte assenze”

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Dal 10 gennaio a Milano sarà sospeso il servizio di dopo scuola negli asili nido e nelle scuole d'infanzia, che si tiene dalle 16:30 alle 18:30. Lo ha deciso il Comune a causa dell'ingresso della Lombardia in zona gialla e in seguito al significativo aumento dei contagi tra gli educatori e le educatrici che quindi non possono garantire il servizio (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

La situazione

Ad oggi sono circa 5.000 le bambine e i bambini che frequentano il post scuola dei circa 30mila iscritti nei servizi comunali. Su tutto il territorio di Milano sono 103 i nidi a cui se ne aggiungono 35 in appalto, mentre sono 170 le scuole dell'infanzia, oltre 37 sezioni primavera. La dotazione organica conta circa 3200 tra educatori ed educatrici su entrambi i servizi oltre agli educatori dedicati per i bambini disabili.

Scavuzzo: “Obbligo vaccino e contagi hanno comportato assenze”

"Dopo attenta analisi, si è proceduto con l'obiettivo di assicurare il più possibile il servizio ordinario - ha spiegato la vicesindaca e assessora all'Istruzione Anna Scavuzzo in una nota -, che a oggi coinvolge circa 30mila bambine e bambini in tutta la città. L'obbligo vaccinale e l'aumento dei contagi hanno comportato molte assenze e il rischio di una ulteriore contrazione del servizio ordinario è ancora concreto. A ciò si aggiunge l'ingresso della Regione Lombardia in zona gialla, che rende impossibile la pratica della cosiddetta sovrapposizione tra bolle per comporre i gruppi di post scuola di nidi e infanzie. La sospensione del servizio di post scuola è pertanto inevitabile".

“Stiamo lavorando per trovare soluzioni”

Scavuzzo ha continuato: "In queste ore mi stanno giungendo diverse lettere da parte di famiglie preoccupate per la sospensione del post scuola e più in generale per la tenuta dei servizi 0-6 anni: comprendo tali reazioni e voglio confermare che stiamo lavorando per trovare soluzioni che permettano al meglio lo svolgimento del servizio ordinario. La situazione è complessa e questo aumento così importante del numero dei contagi non ha affatto aiutato".

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