Il ragazzo, 26 anni, aveva inizialmente attribuito le lesioni della bambina a un evento accidentale, ma gli accertamenti medici avevano invece rilevato le percosse e le sevizie
La Corte d'Assise di Como ha condannato all'ergastolo Gabriel Robert Marincat, 26 anni, per l'omicidio di Sharon Barni, bambina di 18 mesi figlia della compagna. La piccola venne uccisa di botte e seviziata l'11 gennaio scorso a Cabiate (Como), nell'appartamento della donna. La corte inoltre ha condannato l'imputato a versare una provvisionale di 200 mila euro a favore della mamma della bambina e di 50 mila euro al padre. La pm Antonia Pavan nella sua requisitoria aveva chiesto l'ergastolo.
Le parole del legale della madre
"Non è il tempo del perdono. È il tempo di provare a ripartire anche se non sarà facile" ha detto l'avvocato della mamma dopo la sentenza.
La difesa, da parte sua, contesta la decisione della Corte di rigettare la richiesta di perizia psichiatrica sull'imputato, motivo per cui è scontato il ricorso in appello.
L'omicidio
Marincat aveva inizialmente attribuito le lesioni della bambina a un evento accidentale, ma gli accertamenti medici avevano invece rilevato le percosse e le sevizie. "Ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino ad ucciderla”, aveva ammesso il giovane nel maggio scorso, quattro mesi dopo il fatto. Il ragazzo nella sua prima versione aveva raccontato che mentre i due erano a casa da soli la bambina, giocando, si era tirata addosso accidentalmente una stufetta. In seguito aveva telefonato alla mamma della bimba, che in quel momento era al lavoro e che alle 19 aveva fatto partire i soccorsi, purtroppo inutili.