"Gli ospedali tedeschi - aveva dichiarato la vicepresidente Moratti - sono alle prese con una drammatica emergenza di posti letto ospedalieri, con le terapie intensive prossime al collasso. Memore dell'aiuto solidale fornito all'Italia lo scorso anno, ritengo opportuno e doveroso offrire oggi alla Germania la disponibilità ad accogliere pazienti presso le nostre strutture"
La Regione Lombardia conferma la disponibilità ad accogliere i pazienti tedeschi malati di Covid. Lo si apprende da fonti dell'Assessorato al Welfare. Già nei giorni scorsi la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti aveva chiesto alla sua Direzione generale di attivarsi in tal senso. Al momento non sono ancora state avanzate richieste ufficiali da parte della Germania o dei Lander tedeschi. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)
Le parole della vicepresidente Letizia Moratti
"Gli ospedali tedeschi - aveva dichiarato Moratti - sono alle prese con una drammatica emergenza di posti letto ospedalieri, con le terapie intensive prossime al collasso. Memore dell'aiuto solidale fornito all'Italia lo scorso anno, ritengo opportuno e doveroso offrire oggi alla Germania la disponibilità ad accogliere pazienti presso le nostre strutture ospedaliere, mettendo a disposizione ricoveri in area medica e in terapia intensiva".
La situazione in Germania
Il ministro della Salute del Land Baden-Wuerttemberg ha definito la situazione delle terapie intensive "altamente drammatica", annunciando che il Land si prepara a inviare pazienti anche all'estero e di aver già ricevuto disponibilità dall'Italia (Lombardia), Francia e Svizzera. "Ci prepariamo a trasferire i pazienti all'estero, nel caso fosse necessario" ha detto Manne Lucha: il carico degli ospedali è immenso "e le persone non ce la fanno più". Da giorni diversi lander tedeschi stanno traferendo i pazienti per il forte carico delle rianimazioni. La Baviera nei giorni scorsi ha inviato in Italia due pazienti, a Bolzano e Merano.