Non ci sarebbero dunque dati riferibili al giorno della tragedia. Dell’esito di queste prime analisi è stata informata la procura
Sarebbero fermi allo scorso aprile i dati trovati nella memoria della 'scatola nera' del Pilatus, l'aereo privato che il 3 ottobre è precipitato alla periferia sud di Milano schiantandosi su un edificio vuoto e causando la morte delle 8 persone a bordo, tra cui il pilota e magnate romeno Dan Petrescu (LA FOTOGALLERY). Non ci sarebbero, quindi, dati riferibili al giorno della tragedia.
Le analisi
Questo è l'esito delle prime analisi, di cui è stata informata la procura, sul registratore di volo (non obbligatorio per quel tipo di aerei) preso in carico dai laboratori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Gli accertamenti tecnici, però, non sono terminati. Tre giorni fa si era saputo che, nell'ambito dell'accertamento tecnico irripetibile disposto dalla Procura, il registratore di volo recuperato era stato aperto e erano stati trovati ed estrapolati dati contenuti nella memoria. Dalle prime analisi, non completate e che proseguiranno, è emerso che quei dati rintracciati al momento sono fermi allo scorso aprile e che non ce ne sarebbero di riferibili ai mesi successivi e al giorno dello schianto. Quel genere di 'scatola nera', tra l'altro non obbligatoria per quel tipo di aereo, deve essere attivata, seguendo determinate procedure, e deve essere anche costantemente sottoposta a manutenzione.
Le ipotesi su ciò che è accaduto
Se dovesse arrivare la certezza, con la conclusione degli accertamenti tecnici, dell'assenza di dati in memoria per il 3 ottobre, a quel punto l'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dai Filippini e Clerici, dovrà muoversi attraverso ipotesi su ciò che potrebbe essere accaduto, con l'analisi dei video che hanno ripreso la caduta, dei dialoghi tra il pilota e la sala radar di Linate, dei pezzi rimasti del velivolo, tra cui parte del motore, e con gli accertamenti medico legali sui resti delle vittime e in particolare del pilota. Tra le ipotesi già prese in considerazione nelle indagini ci sono l'errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata durante un cambio di rotta, o un malore del pilota. Non si possono nemmeno escludere problemi o avarie del Pilatus. Gli operatori della sala radar, che controlla il traffico nei cieli del nord-ovest, quando si accorsero di una continua variazione di rotta verso destra, contattarono l'aereo e Petrescu parlò di una "little deviation" e chiese un "vettore", ovvero in gergo tecnico spazio e coordinate per rientrare all'aeroporto da cui era partito da circa tre minuti, ma senza segnalare alcuna emergenza per avaria, maltempo o incendio.