Caso Eni, aumentano le firme delle toghe a sostegno del pm Storari

Lombardia
©Ansa

Sono finora 150 le adesioni al documento di solidarietà e stima per il pm, nei cui confronti il pg della Cassazione ha chiesto al Csm il trasferimento cautelare d'urgenza e il cambio di funzioni per il caso dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria

Stanno aumentando col passare delle ore, e sfiorano già la cifra di 150, le firme delle toghe milanesi al documento di solidarietà e stima per il pm Paolo Storari, nei cui confronti il pg della Cassazione Giovanni Salvi ha chiesto al Csm il trasferimento cautelare d'urgenza e il cambio di funzioni per il caso dei verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria.

Le adesioni

Oltre a 57 pm, sui 64 in totale dell'organico della Procura, hanno già firmato pure 28 gip e molti giudici di diverse sezioni penali, tra cui la quinta, la sesta, la nona e la prima (firme destinate a crescere e a coinvolgere anche altre sezioni). Stanno aderendo, poi, anche i magistrati della Sezione autonoma misure di prevenzione, con la quale il pm Storari ha lavorato molto in questi ultimi anni portando in aula anche richieste di commissariamento di società importanti, poi accolte. Per ragioni di opportunità l'appello non è stato firmato da alcuni vertici degli uffici giudiziari, pur condividendo il sostegno a Storari. La vicepresidente dei gip milanesi Ezia Maccora, invece, a quanto si è saputo, ha inviato un messaggio ai colleghi nel quale, in sostanza, spiega che lei ritiene più corretto rispettare che il procedimento disciplinare arrivi a conclusione per salvaguardare l'imparzialità della giurisdizione. Adesioni sono arrivate, intanto, anche da altri uffici del distretto della Corte di Appello, come l'intera procura di Busto Arsizio (n provincia di Varese). Va considerato che sono circa 300 i magistrati a Milano e va tenuto conto che nel civile, settore tra l'altro non coinvolto dalle vicende, è già scattata la sezione feriale.

Al via al Csm le audizioni dei magistrati milanesi

Intanto hanno preso il via davanti alla Prima Commissione del Csm le audizioni dei magistrati milanesi per capire se si sono determinate situazioni di incompatibilità negli uffici giudiziari che possano giustificare eventuali trasferimenti d'ufficio. Davanti ai 6 componenti della Commissione, presieduta dalla togata Elisabetta Chinaglia sfileranno, alcuni di loro saranno ascoltati a distanza, il presidente del Tribunale Roberto Bichi , il giudice Marco Tremolada che ha presieduto il collegio Eni Nigeria, e alcuni pm. Altre audizioni sono già state fissate per domani. Il 30 luglio invece la Sezione disciplinare del Csm in camera di consiglio di esprimerà sulla richiesta del Pg della Cassazione, Giovanni Salvi, di trasferire in via cautelare da Milano e dalle sue funzioni di pubblico ministero Paolo Storari, il pm indagato per rivelazione di segreto d'ufficio dalla procura di Brescia per aver consegnato i verbali degli interrogatori dell'avvocato Piero Amara all'allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo. Un comportamento spiegato dal magistrato come dettato dall'esigenza di autotutelarsi dall'inerzia della procura di Milano. Quasi 150 colleghi della procura e degli uffici giudicanti hanno sottoscritto un documento di solidarietà nei suoi confronti.

approfondimento

Caso Eni, ufficio gip e Tribunale Milano: "Non trasferire pm Storari"

Milano: I più letti