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Rapinarono una banca a Milano, smantellata “banda del buco”

Lombardia
©Ansa

Sono sette le persone arrestate con l'accusa di aver svaligiato la filiale del Credit Agricole in piazza Ascoli, lo scorso 3 novembre, e di essere poi fuggite attraverso le fogne

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Sono stati arrestati i sette presunti componenti della 'banda del buco' che il 3 novembre scorso ha svaligiato la filiale del Credit Agricole a Milano, in piazza Ascoli. Gli investigatori della Squadra Mobile, diretti da Marco Calì, li hanno individuati in procinto, secondo le indagini, di commettere un nuovo colpo tra le province di Milano e Torino. La cattura è arrivata al termine di una lunga indagine complicata dalla modalità di fuga dei rapinatori, attraverso i canali fognari attorno alla banca. Gli arrestati, che hanno dai 25 ai 54 anni, sono stati catturati in Campania, nei comuni napoletani di Sant'Antimo, Villaricca e Giugliano. Tra loro ci sono due fratelli e due cognati. Per tutti l'accusa è di rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale con minaccia e violenza. Quest'ultimo reato, in particolare, viene contestato perché i banditi, come hanno visto i poliziotti attraverso la vetrina della banca, hanno puntato la pistola alla tempia del direttore.

Un fermo immagine tratto da un video della Polizia di Stato - ©Ansa

La rapina alla banca

Il giorno della rapina fecero irruzione nella filiale attorno alle 8.35, pochi minuti dopo l'apertura al pubblico. All'interno c'erano il direttore e una dipendente, mentre una seconda lavoratrice stava per entrare, quando si accorse della presenza dei banditi e dette l'allarme. "Sono entrati dalle fogne e hanno chiesto di aprire il caveau, hanno cercato di svaligiare le cassette di sicurezza - aveva raccontato il direttore 48enne - Sono entrati e usciti dalle fogne, hanno fatto un buco nel pavimento". E da lì erano partite le ricerche della Squadra mobile. La banda aveva portato via circa un milione di euro.

"Un colpo da romanzo

"È stato un colpo da romanzo. I banditi non hanno sbagliato niente, ma la polizia è stata più brava". E' stata descritta così, in conferenza stampa, la rapina e la cattura dei sette uomini. Una rapina vecchio stile e progettata per mesi, con i rapinatori in grado di recuperare le carte della estesissima rete fognaria di Milano (1.560,8 chilometri di condotti) con cui hanno individuato il punto esatto in cui scavare per sbucare all'interno della banca in piazza Ascoli. Gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Marco Calì, sono arrivati agli uomini della banda partendo dall'analisi delle celle telefoniche e del traffico, riuscendo a isolare un'utenza collegata a un'auto guidata da un complice che nel corso della rapina monitorava l'area. "Il colpo era stato programmato ad agosto - raccontano gli investigatori -. Abbiamo evidenza di una telefonata partita dall'interno della filiale da uno dei futuri rapinatori. Non sappiamo chi abbia risposto ma di certo era dentro per un sopralluogo già ad agosto".

I video

Le telecamere interne hanno ripreso tutta l'azione, dall'ingresso attraverso il buco scavato per giorni, passando per l'aggressione al direttore, che dopo aver tentato istintivamente di difendersi ha dovuto arrendersi al volere della banda. Sotto la minaccia di una pistola non ha potuto far altro che aprire il caveau delle cassette private. Dei sei uomini "operativi", quattro indossavano maschere bianche e due maschere teatrali in lattice molto complesse e costose, acquistate tempo prima nelle Marche. Nei video mostrati dalla polizia si vede anche la fuga di una delle dipendenti, che è poi riuscita ad avvertire la polizia rovinando i piani dei rapinatori. La loro intenzione era infatti di attendere l'apertura della cassaforte temporizzata ma l'allarme li ha costretti ad accelerare i tempi, "accontentandosi" delle cassette. "La donna ha avuto moltissimo coraggio, è fuggita nonostante fosse inseguita da un bandito armato", ha commentato il sostituto procuratore Maria Cristina Ria.

 

Stavano programmando altre rapine

Un tassello importante è stata la scoperta di alcuni appartamenti affittati dalla banda come base logistica, in particolare uno in via Montepulciano, in zona Loreto, dove nelle scorse ore è stata eseguita un'approfondita perquisizione perché, come emerso da intercettazioni ambientali, erano in programma altre rapine a Poirino (Torino), Muggiò (Monza e Brianza) e Gorgonzola (Milano). Gli altri covi erano in via Washington, via Torricelli e via Brioschi.