Milva, lunga fila alla camera ardente al Piccolo Teatro Strehler di Milano

Lombardia
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I funerali si terranno in forma privata. “È doveroso che io sia qui, era una grande artista, era una delle tante persone che non nascono milanesi ma lo diventano profondamente. Appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio che è qualcosa di importante”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Meritava di essere ricordata almeno ogni tanto", ha invece affermato Rita Pavone

Si è formata una lunga fila al Piccolo Teatro Strehler di Milano dove è stata allestita la camera ardente, aperta fino alle 13.30, per l'ultimo saluto a Milva (FOTO). I funerali si terranno in forma privata. Diversi hanno salutato la figlia Martina Corgnati, critica d'arte, che ha avuto una parola gentile per tutti. Le tante persone presenti mantengono, nel limite del possibile, il distanziamento previsto dalle norme anti-Covid.

Il ricordo della figlia

"Non poteva che essere qui la camera ardente al Piccolo Teatro per tutto quello che ha rappresentato nella storia umana e professionale di mila madre, è il luogo simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera", ha detto la figlia Martina. "Grazie quindi al Piccolo Teatro e sono felice di essere qui - ha proseguito - Ricordo una frase che diceva 'prima muoio poi interrompo lo spettacolo'. Dice parecchio di lei".

"Con Strehler una simbiosi assoluta”

"Ha fatto degli spettacoli straordinari, da Piazzolla a Brecht. Forse lo spettacolo più a rischio per lei fu l'ultimo con Sterhler 'Non sempre splende la luna', lo spettacolo che forse si è visto meno: era uno show formidabile con una Milva messa a nudo, con i capelli legati, truccati, senza scarpe quasi. Lei e la sua voce", così Martina ricorda la madre citando uno dei tanti episodi della sua lunga carriera. "Con Strehler si realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto, per cui nell'Opera da tre soldi l'abbiamo vista, tanti tanti anni fa, come una forza espressiva e di comunicazione di un personaggio degna di una grande attrice. Con la sua voce realizzava una grande teatralità".

Milva, camera ardente
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Rita Pavone: “Meritava di essere ricordata prima”

"Secondo me quando si ha carattere e si ha talento bisognerebbe riuscire ad essere apprezzati quando si è vivi. Non che si piange dopo e si dice 'era tanto brava'. Meritava di essere ricordata almeno ogni tanto", ha invece affermato Rita Pavone. "La gente ha una memoria labile, non ricorda quello che uno ha fatto, quello che è stato, quello che ha portato e non lo ricorda quando uno è ancora in vita – ha proseguito la cantante – Bisognerebbe ricordare le persone quando sono ancora in vita. Dirglielo dopo bah.... In Spagna ai grandi attori le strade vengono intestate quando sono ancora vivi, bisognerebbe farlo anche da noi" "Lascia una voce da contralto come poche - ha concluso - ed era una personalità forte, una donna bellissima e una professionista unica ed incredibile. Era moderna e aveva carattere e inoltre era molto simpatica e divertente oltre che una grande attrice".

Sala: “Una persona che ha dato tanto”

“È doveroso che io sia qui, era una grande artista, era una delle tante persone che non nascono milanesi ma diventano profondamente milanesi. E i milanesi hanno sempre apprezzato il suo impegno sociale e politico. Per tutte queste ragioni io appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio che è qualcosa di importante", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, uscendo dalla camera ardente. "I grandi artisti sono lì ed è assolutamente giusto che anche Milva sia lì - ha proseguito il sindaco – Ho visto di sfuggita Milva una volta, solo quattro chiacchiere. Certo era una persona che sprigionava fascino da ogni poro". "È giusto – ha concluso il sindaco – il ricordo di una persona che ha dato tanto all'arte, alla cultura e all'impegno milanese. La coincidenza della sua morte poco prima del 25 aprile simbolicamente fa riflettere. Era una donna estremamente impegnata, una donna emiliana adottata da Milano. Milanese è chi ama Milano e vuole partecipare alla vita di Milano".

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