Salone del Mobile 2021 in bilico, il presidente Luti si dimette

Lombardia

"Si è evidenziata la volontà da parte delle aziende di rinunciare a partecipare al Salone di settembre", si spiega in una nota. Il monito del sindaco Sala agli operatori del settore: "Rifletteteci"

All'indomani delle indiscrezioni sul rischio di cancellazione della 60esima edizione della kermesse, Claudio Luti si è dimesso dalla Presidenza del Salone del Mobile‬. Lo ha annunciato ieri sera lo stesso manager in una nota. "Si è evidenziata la volontà da parte delle aziende di rinunciare a partecipare al Salone di settembre, rendendo difficoltoso dar vita a una manifestazione di qualità, rappresentativa del Settore nel suo insieme. La diversità di visione globale del Settore è la motivazione" delle dimissioni, rassegnate alla vigilia del Consiglio di Amministrazione di Federlegno Arredo Eventi. 

Intanto il Cda, confermando di aver ricevuto le dimissioni, ha ribadito in una nota che "a oggi non è stata ancora assunta alcuna decisione inerente all'organizzazione del Salone del Mobile Milano 2021. Ogni decisione è rimessa alla valutazione del Consiglio di Amministrazione della società che si riunirà nei prossimi giorni". 

La nota di Claudio Luti

"Lasciare la Presidenza del Salone in un momento così delicato e complesso è una scelta dolorosa e sofferta - scrive Luti -. Mi sono impegnato in questi anni per affermare la Manifestazione quale raffigurazione del sistema a livello internazionale, ma non ci sono più le condizioni per perseguire una mia visione di compattezza del Settore per il bene comune. Rispetto le decisioni di tutti ma non condivido la volontà di non fare squadra in un momento così delicato e di rinunciare almeno a provare a definire un percorso concreto per fare quello che potrebbe essere il Salone simbolo della ripresa del Paese". "Certamente riconosco le difficoltà e anche le incognite che ci impediscono ora di chiarire tutte le incertezze date dallo scenario pandemico ancora incombente. Ma quello che conta per me è la comune volontà di intenti, che è venuta a mancare. Resta il mio indiscusso rispetto e affetto per il Salone del Mobile che continuerò a sostenere e mi auguro che il lavoro di tutti prosegua con l'obiettivo di preservare le emozioni, le suggestioni e la forza che il Salone da sempre porta a Milano" conclude.

Sala: "Dimissioni non sono un buon segnale"

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video sulle sue pagine social ha commentato le dimissioni di Claudio Luti sottolineando che "non sono di certo un buon segnale". Sala si è rivolto agli operatori del settore incerti sulla effettiva realizzazione del Salone a settembre e che spingono per il suo rinvio. "Se il dubbio è che il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti, non è un dubbio, lo so bene anche io. Però noi sono mesi che stiamo lavorando per approntare protocolli sanitari, per pensare alle questioni logistiche, per mettervi in condizione di partecipare", ha detto. "Capisco che in questa fase voi tutti avete pagato le conseguenze della pandemia ma decisamente meno di altri. Inoltre ci sono categorie come i ristoratori, gli albergatori, i servizi, chi si occupa di comunicazione e molte altre categorie che hanno bisogno di lavorare. - ha detto Sala - In questi momenti le comunità si stringono e non esiste un tema di debiti o crediti, esiste il tema della generosità e in più la collaborazione tra Milano e l'arredo, attraverso il Salone del mobile, è ultra decennale". Il monito agli operatori è poi quello a stare "attenti perché non è così scontato che non ci siano altre città europee che in queste difficoltà possano inserirsi e reclamare un ruolo importante nel design. Cosa che da sindaco di Milano non posso permettere, per cui rifletteteci".  

Sala ha inoltre annunciato che il Capo dello Stato Sergio Mattarella è pronto a partecipare il prossimo 5 settembre all'inaugurazione del Salone del Mobile di Milano. "Questa è una lettera che abbiamo ricevuto giusto ieri dal Quirinale che ci conferma la disponibilità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - ha spiegato -, ad essere a Milano il 5 settembre per l'inaugurazione del Salone del Mobile, che però è in bilico per la percepita indisponibilità di una parte degli espositori ad esserci". 

Fontana: "Speriamo in un ripensamento"

Anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana, da Cernobbio nel Comasco, uno dei distretti più legati alla produzione di arredi, è intervenuto sulla vicenda affermando di augurarsi che l'edizione di settembre venga confermata. "Credo che il Salone del Mobile debba rappresentare anche simbolicamente il momento della ripresa - ha spiegato a margine della visita all'hub vaccinale di Villa Erba -, cioè quello nel quale il nostro Paese ricomincia a investire e a crescere. Una ripresa che passa anche da comparti strategici come l'arredamento e il design, in cui siamo leader nel mondo". "Il Salone - ha proseguito - non è importante solo per Milano, ma anche per la Lombardia e per l'Italia intera. Noi come Regione - ha concluso Fontana - abbiamo dato tutta la nostra disponibilità confrontandoci e venendo incontro alle esigenze degli organizzatori. Lo abbiamo fatto, fin dall'inizio, offrendo loro il supporto negli ambiti di nostra competenza. Oggi ribadiamo questa disponibilità e ci auguriamo che possa esserci un ripensamento".

 

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